La situazione sanitaria e medica dopo il lungo periodo della pandemia che ha investito il nostro Paese per quasi tre anni ha portato inevitabilmente ad un cambio dell’organizzazione del sistema sanitario. Si è sentito parlare molto della mancanza di medici di base e della carenza di personale sanitario nelle diverse strutture, dagli ospedali alle Rsa che ospitano anziani.
Anche nella nostra provincia questa situazione, in alcuni casi, si è rivelata difficile, ma c’è un Comune, che è quello di Malcesine, in cui, nonostante le difficoltà nel reperimento di una nuova figura medica di riferimento, si è trovato in poco tempo una soluzione concreta.
Per “La Cronaca’’ abbiamo intervistato il vicesindaco di Malcesine, Livio Concini, che ci ha illustrato il percorso di collaborazione con l’Ulss 9 che il Comune ha intrapreso per cercare di sopperire alla mancanza di un medico di base di riferimento per circa un migliaio di cittadini, fino a trovare un sostituto che ricopre già l’area.
Com’è la situazione medica nel vostro Comune? Quanti nuovi medici di base ci sono?
Siamo riusciti ad ampliare il nostro servizio grazie all’assunzione da parte dell’Ulss di un nuovo medico di base, il dottor Massimiliano Lizzani che si aggiunge agli altri due medici di base di Malcesine. Altri due dottori, invece, coprono l’area di Brenzone assieme allo storico pediatra della zona, il dottor Tiziano Perbellini.
La situazione di stallo tra l’assunzione del nuovo medico di base e il pensionamento del precedente quanto è durata?
La situazione di stallo è durata circa sei mesi, da fine novembre fino a fine aprile, momento in cui non era presente un medico di base di riferimento per i circa mille pazienti che nel frattempo sono rimasti scoperti. L’Ulss ha comunque garantito le continuità assistenziali tramite il servizio di guardia medica a tutti coloro che non avevano il medico di medicina generale. Le difficoltà maggiori si sono verificate con le persone più anziane, magari abituate a far riferimento ad un’unica persona per quanto riguarda la propria salute.
L’attuale medico di base, il dottor Lizzani, lavorava per la guardia medica notturna e ha ricoperto per un periodo anche la nostra zona.
Cosa si augura per i prossimi mesi?
Mi auguro che il servizio migliori sempre di più, che ci siano sempre più pazienti e che non ci siano defezioni di altri medici che a volte rimangono per poco tempo e poi se ne vanno. Il Post covid ha cambiato il paradigma del lavoro, anche e soprattutto per questa categoria. E’ mancata in quel periodo la programmazione del lavoro in molti ambiti, dalle case di riposo fino appunto ai medici di base. Stiamo lavorando con l’Azienda per dare la possibilità ai cittadini di usufruire di più servizi, per questo stiamo cercando di realizzare due ambulatori. Vorremmo strutturare la zona realizzando degli studi medici a fianco della portineria dell’Ospedale di Malcesine dove c’era il vecchio distretto ora inserito all’interno della struttura ospedaliera, stipulando un accordo tra i Comuni di Malcesine e Brenzone e l’Ulss 9. Mi sento di ringraziare il dottor Girardi e l’Azienda che è sempre stata presente per aiutarci e collaborare con noi.
Francesca Brunelli