Luigi e l’incredibile raccolta di sassi Da sessant’anni colleziona le pietre che arrivano dall’Adige e dai monti della Lessinia

Da sessant’anni Luigi Lineri, 86enne di Zevio, raccoglie e colleziona sassi dal fiume Adige e dai monti della Lessinia: è la sua storia la protagonista di “La Ricerca”, lungometraggio d’esordio di Giuseppe Petruzzellis, che sarà in anteprima italiana a Bologna giovedì 15 giugno al Pop Up Cinema Arlecchino (via delle Lame 59/1), in concorso al Biografilm Festival 2023 nella sezione Biografilm Italia. Il regista ha seguito il lavoro di Lineri per otto anni. dal 2015: da questo incontro è scaturita una meraviglia senza precedenti e una lunga serie di domande che oggi arrivano al pubblico in un dialogo aperto e continuo. Il documentario è impreziosito dalla colonna sonora originale composta da Nicolás Jaar, musicista statunitense-cileno di fama mondiale. “I sassi parlano”, recita un’epigrafe latina: “Saxa loquuntur”. Parlano di noi, parlano con noi. Per questo l’anziano artista li raccoglie, in una mastodontica collezione di pietre: il risultato è un’indagine esistenziale collettiva, un viaggio a ritroso nel tempo tra simboli, arte, ecologia e progresso tecnologico. Percorrendo palmo a palmo il greto del fiume Adige ed i monti della Lessinia Luigi Lineri ha raccolto e catalogato innumerevoli ciottoli dalle forme umane ed animali, del tutto simili a misteriose sculture preistoriche. I sassi diventano la traccia per andare alla ricerca della natura umana più profonda, tra memorie primordiali e presagi per l’avvenire. Evocando suggestioni mitologiche e primitive, Luigi Lineri ricostruisce e omaggia le fatiche di uomini e donne che hanno vissuto l’infanzia della nostra specie, permettendoci di diventare quello che siamo. «Mi sono immerso in un mondo fatto di sassi che prendono la forma di simboli archetipici e nel costruire questo documentario si è via via delineato un secondo piano narrativo. – racconta il regista Giuseppe Petruzzellis – Come a voler esplodere la scena madre di “2001: Odissea nello spazio”, ho esplorato l’uso allusivo ed evocativo di materiali d’archivio ricontestualizzati. Vecchie pellicole ci portano dalla preistoria verso il limite estremo dell’esplorazione umana. La corsa verso l’ignoto si fa la metafora di un’insaziabile sete di conoscenza, alimentata dai soliti, irrisolvibili interrogativi: chi siamo? da dove veniamo? verso dove andiamo?». Il film arriva per la prima volta in Italia, dopo la première mondiale al Visions du Réel 2023 di Nyon (Svizzera), dove ha vinto il Premio Speciale della Giuria Giovani. “La Ricerca” è prodotto da Aplysia, EiE Film, Vessel e Lisa Fierro, con il supporto di Milano Film Network e Lombardia Film Commission, distribuzione internazionale di Impronta Films.