Una nuova stagione per i ponti di Verona. AGSM Lighting – società del Gruppo AGSM Verona Spa specializzata nei servizi per l’illuminazione pubblica e la smart-city – ha affidato al Politecnico di Milano- Polo territoriale di Mantova un programma di ricerca per la progettazione di sistemi illuminanti per la valorizzazione dei ponti della Città di Verona. La ricerca partirà da una analisi storica, dallo studio delle funzioni da essi svolte, e supporterà la redazione di nuovi progetti di valorizzazione degli elementi compositivi dei manufatti (architettonici e materiali, decorativi, pittorici, scultorei), nonché delle relazioni con l’ambiente urbano e il paesaggio, attraverso l’uso della luce. Saranno interessati i ponti: Diga del Chievo, Ponte Catena, Ponte del Risorgimento (progettato dall’architetto Pier Luigi Nervi), Ponte di Castelvecchio, Ponte della Vittoria, Ponte Nuovo, Ponte Navi, Ponte Garibaldi e Ponte Pietra. La responsabilità dell’esecuzione del programma è stata affidata al professor. Federico Bucci, titolare della Cattedra Unesco in Pianificazione e Tutela Architettonica nelle Città Patrimonio Mondiale dell ’umanità, Pro-rettore del Polo Territoriale di Mantova del Politecnico di Milano. “Storicamente”, dice Filippo Rigo, presidente AGSM, Lighting, “il rapporto fra i Veronesi e l’Adige è sempre stato molto stretto. Con la realizzazione degli argini dopo la grande piena di fine ottocento questo legame si è un po’ perso. Questo progetto, realizzato con una delle eccellenze accademiche d’Italia, vuole ricostruire questo rapporto attraverso ponti, argini e un uso sapiente, organico, della luce. un progetto che si aggiunge a quanto già impostato col nuovo “project finance” che porterà al completo riammodernamento dei 37mila punti luce di Verona col passaggio alla tecnologia Led e il conseguente risparmio energetico e la riduzione dei gasserra”. La definizione delle linee guida del nuovo progetto di illuminazione durerà sei mesi con uno step intermedio per presentare alla Città i primi risultati. «Verrà impostato un lavoro specifico per ogni singolo ponte, con una visione prospettica dell’intero Lungadige, e un uso della luce diffuso, quasi museale, sul modello di quello attuato da Carlo Scarpa per il polo museale di Caste lvecchio. Per il responsabile del progetto Federico Bucci, “l’intervento del Politecnico di Milano è volto a fornire gli strumenti per riqualificare e mettere in sicurezza il rapporto tra la città di Verona e il suo fiume, attraverso l’interpretazione e la valorizzazione del suo portato culturale che va dalle opere di Fra’ Giocondo nel Medio Evo a Pier Luigi Nervi nel Novecento”. “E’ un bellissimo progetto”, ha concluso il sindaco Federico Sboarina, “progetto che punta a valorizzare il nostro fiume e alcune zone molte belle delle città che rischiano però di passare in secondo piano rispetto alle mete tradizionali del turismo.