Luci mobili che si possono comandare anche via Bluetooth, corpi illuminanti a led su pannelli a scorrimento e più bassi rispetto al passato, per facilitare e rendere meno costosa la manutenzione. Alla Galleria d’Arte Moderna la luce diventa ‘green’, più efficiente, moderna e adeguata alle esigenze espositive del museo. La novità riguarda anche Castelvecchio e il Museo lapidario Maffeiano.
Il progetto permette di valorizzare gli spazi espositivi e le opere, di rendere più attrattivi i musei e allo stesso tempo di risparmiare sui consumi di energia. Tutti, finalmente, potranno vedere sotto una nuova luce il patrimonio artistico veronese. L’intervento di 230 mila euro è finanziato dal Ministero dell’Interno, che l’anno scorso ha stanziato i fondi per l’efficientamento e il risparmio energetico degli edifici pubblici. Un’occasione che il Comune non si è lasciato sfuggire, partecipando al bando con un progetto studiato appositamente per dare una svolta ecologica agli impianti di illuminazione dei musei civici, un lavoro complesso che ha tenuto conto di parametri specifici, come richiesto per palazzi ed edifici di importante valore storico ed architettonico.
Gli effetti delle nuove luci sulle sale della Gam sono stati verificati questa mattina dall’assessore ai Lavori pubblici Luca Zanotto, che si è recato in sopralluogo al Palazzo della Ragione. Insieme a lui, la direttrice dei Musei civici Francesca Rossi.