“Se per martedì non arrivano altri vaccini è finita”. E’ andato dritto al punto il governatore del Veneto Luca Zaia. Lo ha fatto nel corso della consueta conferenza stampa nella sede della protezione civile di Marghera. “Siamo alle nozze coi fichi secchi”, ha aggiunto, “visto che noi siamo primi in Italia per le vaccinazioni. Ma abbiamo bisogno di munizioni, altrimenti così non si va avanti. “Il Veneto non ha fatto vaccinazioni anomale. Mario Draghi fa bene a lamentarsi, ma deve essere chiaro, perché noi abbiamo avuto tre fasi vaccinali. La prima era quella di vaccinare i sanitari, tutti, gli addetti del comparto, anche i manutentori, secondo l’indicazione del governo Conte, e non solo i più esposti e gli ospiti e gli operatori delle case di riposo. La seconda fase, con gli insegnanti e gli operatori del comparto, le forze dell’ordine e le categorie essenziali: infine la terza fase con il governo Conte che prevede di vaccinare per classi di età, a partire dai più anziani, così da mettere in sicurezza dagli over 60 in su. Poi abbiamo avuto Astrazeneca autorizzato prima per gli under 55 e poi per gli under 65.
L’assessore regionale alla Sanità Manuela Lanzarin ha tenuto a sottolineare un aspetto: “Non si vaccinano persone fuori dai target, se questo accade sono responsabilità individuali di chi si fa vaccinare e di chi vaccina. Ma noi non abbiamo fatto vaccinazioni anomale nelle dosi somministrate classificate come ‘altro’, ci sono ad esempio alcuni detenuti delle carceri, gli accompagnatori caregiver, alcuni operatori dell’assistenza domiciliare dei Comuni, figure di questo tipo”. Di nuovo Zaia: “”In Veneto non abbiamo avuto grandi abbandoni per AstraZeneca. Tanto è vero che ieri ai colleghi presidenti di Regione ho detto che se hanno vaccini AstraZeneca non utilizzati ce li prendiamo noi. “E’ un vaccino che dà copertura molto elevata rispetto al virus. La percentuale di probabilità di avere conseguenze dall’inoculazione è bassissima. Forse ad attraversare sulle strisce pedonali rischi di più”. E ancora, a proposito della scarsità di fiale: “Io non alzo la voce, ho detto al governo che ci devono dire che forniture ci arrivano perché per noi è fondamentale: qui c’è una macchina da guerra schierata. Sulle vaccinazioni ci stiamo giocando tutto e spero che il governo si decida di liberarsi le mani e di comprarne una serie”. Uno sguardo al bollettino quotidiano. Sono 988 i nuovi casi di coronavirus in Veneto su 36.098 tamponi effettuati, con tasso di positività del 2,74%, ampiamente sotto la media nazionale che viaggia attorno al 6-7%. Gli attuali positivi sono 32.918. I ricoverati 2.194, -74 in 24 ore: 1.886 in area non critica (-61) e 308 in terapia intensiva (-13). I morti salgono a quota 10.899, 38 in più rispetto a ieri. Il governatore è stato netto anche a proposito del Recovery Fund: “Alle legittime istanze del Sud, io ho portato le legittime istanze del Nord. A Draghi ho detto che se il governo vuol far presto deve utilizzare le Regioni come bracci operativi e che occorre pensare a semplificazioni burocratiche, elementi commissariali per le opere strategiche. E direi che il recovery non debba essere usato per fare assistenzialismo, per la ‘politica del monopattino’.