Dopo la Sardegna, l’Abruzzo il 10 marzo. Ma tutti parlano già del Veneto, quando manca più di un anno al voto. E il governatore Luca Zaia è sotto assedio. Insieme con la Lega. Sia Fratelli d’Italia che Forza Italia vogliono quella poltrona, confidando che Zaia il terzo mandato per ripresentarsi non lo vedrà mai. Ma il tema, già bocciato in Commissione affari costituzionali del Senato deve ancora andare all’esame del Parlamento e in aula vedremo cosa accadrà.
Nel Veneto intanto cresce la ribellione contro Salvini: l’autonomia non si vede, anzi va avanti la riforma della Meloni sul premierato, gli immigrati che servono al Nord come manodopera non si vedono, le infrastrutture si fanno al Sud con il Ponte sullo Stretto invece che al Nord dove da anni si attendono lavori pubblici, il terzo mandato è stato bocciato, in Sardegna c’è stato il crollo al 3,7, per le Europee i sondaggi danno la Lega sotto il 6%.
Il malcontento insomma aumenta nella base e tra i colonnelli, al punto che molti leghisti vorrebbero tornare alla Liga veneta e stanno pensando di creare nuove liste per le regionali.
Lo stesso Zaia potrebbe scendere in campo con una sua lista e fare il secondo, cioè il vicepresidente.
Ma meglio attendere il voto in Abruzzo e il voto dlele Europee per capire cosa ne sarà della Lega e del centrodestra. I sondaggi non sono buoni per il Carroccio. E Zaia resta coperto, sapendo che il tempo gioca a suo favore.
“Leggo anch’io i giornali, e non faccio regie occulte di queste cose – ha detto ai Zaia ai cronisti -, ho un anno e mezzo di lavoro davanti in Regione.Trovo strano che questo dibattito sul Veneto parta con una ‘rincorsa’ così grande”.
Il presidente del Veneto, Luca Zaia, ha parlato del suo futuro e delle fibrillazioni che vi sono tra i leghisti in Veneto e la segreteria di via Bellerio, sul terzo mandato e alleanze da qui al 2025.
“Un anno e mezzo fa c’era un altro mondo – ha osservato Zaia – chissà tra un altro anno e mezzo che cosa ci sarà.. Mi metto nei panni dei miei cittadini e dei veneti che si chiederebbero: ‘cosa fa il presidente, si mette a parlare di politica ?’. Non ho mai parlato di politica e continuerò a non farlo”.
E ai cronisti che gli chiedevano se avesse sentito se avesse parlato son il segretario federale sul tema del terzo mandato, Zaia ha risposto: “‘no, in questi giorni non ho parlato con Salvini”.
Incalzato ancora dai cronisti sul tema dei mandati per i governatori, Zaia ha replicato con una battuta: “se non dovesse passare il terzo mandato? mi comprerò un cavallo, l’ho sempre detto”.
Torna in mente il Riccardo III di William Shakespeare: “Il mio regno per un cavallo”. Ma a dispetto di Riccardo III, Zaia non ha ancora perso la battaglia e non deve fuggire…
Infine l’ipotesi, ventilata negli ambienti politici, di una lista Zaia in pista comunque alle regionali 2025.
“Sento un sacco di gente che parla dei fatti miei… dovrete aspettare che finisca il mandato e poi vedrò cosa fare, bisogna essere fatalisti” ha concluso Zaia, citando il ‘de brevitate vitae’ di Seneca.
“In tutte le elezioni – ha spiegato – mi danno come candidato ideale- Io ho un impegno in Regione e lo onorerò fino alla fine”. “Leader della Lega se non c’è il terzo mandato ? non ci ho proprio mai pensato” ha concluso il governatore. C’è tempo e qualcuno è più esposto di lui…