“Lotto per gli ideali di tutta una vita” Jessica Cugini, giornalista, nel "Veneto che vogliamo" contro le diseguaglianze sociali

“Mi è stato chiesto perchè… Perchè mi sono impegnata, perchè sono scesa in campo… Perchè credo sia arrivato il momento di riprendere un impegno politico che avevo iniziato da ragazza e poi abbandonato”. Jessica Cugini, giornalista, lavora a Nigrizia e “riprende il suo personale discorso interrotto con la politica”, per sostenere “Il Veneto che vogliamo, Lorenzoni presidente”. “In questi 15 anni che vivo a Verona, mi sono impegnata in prima linea con la mia professione di giornalista per i temi e gli ideali in cui credo da sempre. La disillusione maturata negli anni non può sottrarmi alla convinzione che la differenza si può costruire solo portando il proprio fare politica quotidiano all’intyerno di un movimento civico e popolare che vuole restituire la politica alle persone e le persone alla politica”. I punti chiave del suo impegno? Tanti, com’è giusto che sia. Ma se ne dovesse indicare uno, non avrebbe dubbi: “Il mio impegno di denuncia delle diseguaglianze sociali, delle rivendicazioni dei diritti delle donne e delle minoranze, di costruzione di una società progressista, antifascista, multiculturale e inclusiva”. I valori della sua vita, “…quelli che mi ha trasmesso la mia famiglia, che hanno segnato il mio percorso e che hanno trovato espressione, grazie alle redazioni comboniane in cui ho avuto la fortuna di poter lavorare”. Il verbo che sceglie per descrivere il suo impegno, prima solo professionale, ora anche politico, è “parteggiare. Non è casuale la scelta. E’ un verbo cui sono particolarmente affezionata, che racconta la memoria di un passato e la necessità di un presente, in una declinazione che non è giunta al termine ma che richiama all’azione. Quello che chiede “Il Veneto che vogliamo, con cui ho scelto di concorrere. Correre…con. Condividere. Per questo sono qua”.