Lo stadio-mito che si riconverte e diventa, in poco tempo, un ospedale da campo. In Sudamerica ci pensano, anzi ci hanno già pensato quattordici società delle Prima e Seconda Divisione del calcio brasiliano ed argentino.
Il coronavirus avanza ed il mondo trema. A tremare è anche il sistema sanitario di paesi dove l’emergenza sanitaria va sconfitta, o va provato a farlo, giocando d’anticipo per evitare il collasso. Da qui, la svolta. E il passo avanti dei club sudamericani.
Fra gli impianti leggendari, ecco lo Estadio Alberto Josè Armando, riconosciuto come La Bombonera. E’ la casa del Boca Juniors, lo stadio dove un palco è dedicato, per sempre, a Diego Armando Maradona: le tribune sobbalzano e diventano espressione della cultura argentina. A Buenos Aires come a Rio de Janeiro, stessa preoccupazione, stessa filosofia. In Brasile, fra gli altri, c’è l’astronave Nilton Santos ad offrirsi qualora l’espansione del virus dovesse richiedere misure straordinarie: stadio olimpico perché ha ospitato le gare di atletica leggera durante i Giochi del 2016 e, stadio, dove gioca il mitico Botafogo.
Lo sport al tempo dell’emergenza mondiale è anche questo. La storia è piena di strutture dedicate alle varie discipline usate per fronteggiare drammi sanitari o ambientali. La Bombonera è l’esempio più alto: uno stadio che entro il 2021 dovrà cambiare, in parte, volto visto che in Argentina, entro il prossimo anno, gli stadi potranno avere soltanto posti a sedere. La Bombonera si adeguerà diventando più grande (oggi possono stiparsi sulle gradinate leggendarie 50 mila spettatori), ma senza cambiare sito, La Boca è il santuario così come San Siro, l’Atzeca, il Maracanà o il Santiago Bernabeu.
A proposito di Maracanà, qui a fianco vedete il leggendario stadio che consegnò alla leggenda Pelè, oggi è un grande ospedale per i poveri del Brasile. E in Brasile altri stadi hanno subito la medesima sorte, per ovviare alle croniche carenze di strutture ospedaliere in un momento di grave crisi. In Germania, c’è l’esempio del Borussia Dortmund. Lo sport è anche questo, solidarietà, condivisione. Il pallone può restare fuori. Per un po’…