Un milione di euro di utile. E’ l’importante traguardo raggiunto dall’Azienda ospedaliera di Verona, nonostante il prudenziale accantonamento di 3,5 milioni di euro per futuri investimenti. E’ il dato fondamentale dei risultati del bilancio 2015 che è stato illustrato nella sala del Consiglio in Piazzale Stefani, dal direttore generale Francesco Cobello, presenti, oltre al rettore dell’Università degli Studi di Verona Nicola Sartor, il dottor Roberto Sembeni, direttore del servizio bilancio e programmazione, della dottoressa Valeria Perilli, direttrice del servizio controllo gestione e del dottor Giuseppe Moretto, presidente della Consulta dei primari.
TRE AZIONI. .All’importante traguardo del pieno equilibrio economico-finanziario si è giunti attraverso una serie di azioni. Tre in particolare: l’efficientamento dell’attività di sala operatoria, il forte orientamento dell’attività di ricovero in casi di maggiore complessità e l’aumento dell’attrattività dell’Azienda.
SALE OPERATORIE. Per quanto riguarda le sale operatorie, tutto è stato reso possibile grazie all’ottimizzazione delle attività chirurgiche presso le sale operatorie del Polo Confortini e dell’Ospedale di Borgo Roma. Gli interventi chirurgici sono aumentati di oltre 1.350 casi per una crescita complessiva di oltre il 4 per cento rispetto all’esercizio 2014.
COMPLESSITA’. I ricoveri ordinari di alta e media complessità sono aumentati di oltre 700 casi con una crescita del valore medio per caso trattato, passato da 4.890 a 5.099 euro.
ATTRATTIVITA’. Il valore dell’attività a favore dei pazienti provenienti da altre regioni rappresenta il 20 per cento dell’attività complessiva ed è ulteriormente aumentato di 3 milioni 871mila euro (+ 7,9%) rispetto al 2014, confermandosi il più alto valore a livello regionale.
OBIETTIVI. Tutti gli obiettivi che la Regione ha posto su “Costo del Personale”, “Dispositivi medici”, “Dispositivi diagnostici in vitro e farmaci” sono stati pienamente raggiunti.
Il direttore generale dell’Aoui, Francesco Cobello ha sottolineato anche che a fronte dei risultati raggiunti in termini di valori di attività, si riscontra un meno che proporzionale incremento dei fattori produttivi con una mancata riduzione di alcuni capitoli di spesa tra cui si richiamano i consumi di elettricità, riscaldamento e servizi non sanitari. Da sottolineare che al numero degli interventi chirurgici vanno aggiunti circa 7 mila interventi di oculistica. Significative anche le cifre di urologia, che ha fatto segnare un + 4,7 per cento. A partire da agosto 2015, lo ricordiamo, l’Urologia si è trasferita dal Blocco di Borgo Roma al Polo Confortini. Anche i trapianti di organo (rene, cuore e fegato) hanno rappresentato una parte importante dell’attività dell’Azienda, basti pensare che solo per quanto riguarda i cuori artificiali nel solo 2015 ne sono stati impianti ben 8. I freddi dati? Presto detto: 104 trapianti di rene, 50 trapianti di fegato e 10 trapianti di cuore ai quali va aggiunta la quota di impianti VAD. E’ andata bene anche per quanto riguarda le percentuali da garantire con tempi di attesa rispettati. Come dire, un risultato veramente lusinghiero. A proposito: era stata annunciata la presenza dell’assessore alla Sanità del Veneto, Luca Coletto e del direttore generale Area Sanità e Sociale della Regione, Domenico Mantoan, ma non si sono visti.
G. G.