A furia di dire “Attenti al Lopez”, il Lopez non c’è più. Succede dunque che il terzo atto della “telenovela-Cioffi” registri una strana retromarcia. Niente Diego Lopez, già a Verona, pronto a firmare e allenare e sotto con Salvatore Bocchetti, allenatore della Primavera e l’anno scorso vice di Igor Tudor. Lo stesso Bocchetti che aveva rifiutato (atto coraggioso) l’accoppiata con Lopez e che avrà una deroga di un mese dalla Federazione. Nel frattempo si dovràcercare un prestanome, per consentirgli di andare in panchina. Ma questi sono dettagli burocratici. La scelta di Setti e Marroccu va dunque su Bocchetti, un po’ per amore (da Tudor deve comunque aver appreso molto) e un po’ per forza (la soluzione economicamente meno dolorosa, vistoè già a contratto e dunque non peserà più di tanto sul bilancio).
Dalla sua anche il fatto di aver giocato conqualche senatore e di conoscere molto bene lo spogliatoio e i suoi umorispesso variabili. Il resto, ovviamente, sta scritto nelle stelle. Del resto, anche il Monza ha scelto il suo Bocchetti (Palladino) e in 3 partite ha fatto 9 punti. Perchè non crederci?
Di sicuro, al di là di tutti i distinguo e avanzate le riserve del caso, Cioffi non aveva conquistato lo spogliatoio e l’ipotesi Diego Lopez non ha suscitato grande entusiasmo (anzi). Meglio, a questo punto “giocare in casa”. Bocchetti è giovane, ma il carattere non gli manca. E ha un nome (Salvatore), che in questo momento suscita almeno speranza. Toccherà a lui salvare il Verona…