Portare nel mondo delle mostre internazionali il festival lirico, con un brand che lo contraddistingua e lo faccia conoscere anche al di fuori dell’anfiteatro. Un obiettivo ambizioso su cui Fondazione Arena è al lavoro da alcuni mesi e che vorrebbe concretizzare con la mostra su Zeffirelli e l’Arena, già in preparazione. Il progetto, più che mai attuale nel giorno della ‘prima’ del festival dedicata al maestro fiorentino, è stato annunciato in occasione dell’inaugurazione di un’altra mo stra, sempre legata alla lirica. Quella che fino al 22 settembre sarà ospitata in Gran Guardia, negli spazi del piano nobile, e che si propone come esperienza immersiva per gli appassionati di opera o per chi la vuole approfondire. Magari prima di assistere allo spettacolo lirico vero e proprio. La mostra, infatti, nasce proprio per accompagnare lo spettatore in un percorso di conoscenza sugli spettacoli in calendario quest’anno, fornendo elementi sulla storia del festival e sulle opere, per assaporare meglio le rappresentazioni. Non a caso, come location è stata scelta la Gran Guardia. Il luogo perfetto per una piazza Bra che, soprattutto durante l’estate, diventa l’olimpo della lirica. Tra costumi indossati da soprani e tenori, figurini, bozzetti, foto d’epoca e contribuiti audio e video, la sensazione per chi entra è davvero quella di immergersi nel mondo dell’opera e della sua magia. Un impatto a cui non sono rimasti indifferenti né il sindaco né Antonella Clerici, che hanno visitato la mostra accompagnati dal sovrintendete della Fondazione Arena Cecilia Gasdia, dal direttore generale Gianfranco De Cesaris e dal direttore di Arena Verona srl Gianmarco Mazzi. Al posto del tradizionale taglio del nastro, un brindisi inaugurale ha dato il via alla mostra che, durante le serate di rappresentazione, rimarrà aperta fino a poco prima del gong di inizio spettacolo, per consentire ai visitatori un’esperienza completa ed emozionale. Inoltre, per i possessori di un biglietto dell’opera, l’ingresso all’esposizione è gratuito. “Questa mostra chiude il cerchio del lungo lavoro realizzato in questi mesi per restituire il festival all’eccellenza che merita” ha detto Federico Sboarina. “Chi arriva in città in questi giorni non può non respirare la magia e l’emozione che solo l’opera sa trasmettere. Da piazza Bra sempre più libera da eventi alle scenografie allestite in diversi punti cittadini, fino a questa mostra, che trova nella Gran Guardia la sua collocazione perfetta”. “La città si unisce al proprio festival” ha aggiunto la Gasdia “e si eleva al livello delle più importanti città europee. L’opera esce dall’anfiteatro e invade la piazza”. Secondo De Cesaris è “una mostra studiata nel dettaglio e, soprattutto, realizzata esclusivamente con le risorse di Fondazione Arena”. La mostra, aperta fino al 22 settembre, accompagna i visitatori dentro la storia del festival, alla sua nascita nel 1913 fino ad oggi. Pescando dal un corpus di oltre 140 opere dell’archivio storico della Fondazione Arena, l’esposizione rivela bozzetti, costumi di scena, fotografie d’epoca, registrazioni audio e video, articolati in cinque sezioni, una per ciascuno dei titoli lirici del cartellone 2019: Aida, Il Trovatore, Tosca, la Traviata, Carmen. Una sezione speciale è dedicata al maestro Zeffirelli e al suo amore artistico per l’Arena. Ad arricchire l’esperienza, una raccolta di registrazioni storiche dell’Arena di Verona, che porterà il visitatore poi nelle sale alla scoperta di grandi scenografi, bozzettisti, costumisti: da Ettore Fagiuoli, architetto scenografo della prima o – pera in Arena – Aida – all’eclettico artista Pino Casarini, dalla costumista premio Oscar Gabriella Pescucci al regista argentino Hugo de Ana fino al celebre scultore Miguel Ortiz Berrocal. La mostra, curata da Cecilia Ambra Baczynski, renderà anche agli allestimenti del grande Franco Zeffirelli, che ha firmato ben sei diverse produzioni dal 1995, con il primato delle opere più rappresentate all’Arena. Nelle giornate di sabato 22 e domenica 23 giugno, per celebrare l’apertura della stagione lirica e onorare Zeffirelli, sarà eccezionalmente consentito al pubblico l’accesso libero alla mostra.