L’Opera (forse) di pace Tommasi: gli esiti del lavoro di squadra spesso non coincidono con le vicende di spogliatoio

“Gli esiti del lavoro di squadra spesso non coincidono con le vicende di spogliatoio, ma questa collaborazione è uno dei casi in cui vogliamo dimostrare di essere all’altezza’’. Ha esordito così il sindaco Damiano Tommasi alla conferenza stampa di presentazione di “Arena di Verona Opera Festival 2024 e 2025” dopo le polemiche seguite alla vicenda dell’extra lirica. “Sono contento che questa collaborazione avvenga in un momento in cui avremmo mille alibi per non remare tutti nella stessa direzione. L’importante è valorizzare il nostro anfiteatro e tutelarlo in tutti i sensi’’.
Alla conferenza stampa di presentazione, oltre al sindaco, erano presenti la Sovrintendente di Fondazione Arena Cecilia Gasdia e il vicedirettore artistico Stefano Trespidi.
L’incontro è proseguito con l’illustrazione delle novità previste dai nuovi calendari 2024 e 2025, presentati dalla sovrintendente Cecilia Gasdia durante la conferenza. “Come Fondazione abbiamo seguito molti incontri con i protagonisti dell’Arena e con l’Amministrazione comunale per confrontarci e realizzare questi due nuovi calendari. Nel 2024- ha continuato- la stagione artistica inizierà una settimana prima del solito con 6 produzioni d’ opera e sarà inaugurata dalla messa in scena di Turandot. Un’altra novità sarà, a partire dal 10 agosto, a 111 anni dalla produzione della prima dell’Aida, la rappresentazione in Arena di questo capolavoro tornerà con il classico allestimento rievocativo del 1913 curato dal maestro Gianfranco de Bosio. Seguiranno poi due recite di Bohème con un cast d’eccezione, una rappresentazione di Carmen e de Il Barbiere di Siviglia e a Puccini sarà dedicata anche la ripresa di Tosca, con la protagonista Anna Netrebko. La stagione di quest’anno- ha ricordato- sta andando meglio di come avevamo previsto nonostante la fatica e gli sforzi e di questo siamo molto entusiasti’’.
Il vicedirettore artistico Stefano Trespidi ha poi proseguito: “Questa stagione estiva- ha detto- ci sta dando una visione anche per le stagioni che seguiranno. L’idea è che l’Arena è un luogo di tutti e per tutti. Abbiamo realizzato un progetto per rendere accessibile l’Anfiteatro alle persone con disabilità, ma è uno spazio per tutti anche dal punto di vista artistico, ognuno può apprezzare questi capolavori. Il successo di quest’anno ci aiuterà anche per il futuro’’, ha concluso.
Per quanto riguarda il tema della promozione e dello sviluppo del canto lirico e dei nuovi modi di proporre l’opera, le nuove sperimentazioni, ha sottolineato il sindaco Damiano Tommasi, hanno come scopo quello di portare sempre più presenze all’interno dell’Anfiteatro. “Sarebbe interessante- ha aggiunto-capire come una rappresentazione al centro possa impattare sul pubblico e valorizzare ancora di più un patrimonio che ci rende famosi in tutto il mondo e che ha enormi potenzialità’’.
Francesca Brunelli

Sette titoli d’opera e cinque serate-evento nel 2024 con un omaggio a Puccini e de Bosio nei rispettivi centenari per 46 appuntamenti dall’8 giugno al 7 settembre.
Prima della fine del 100° Festival, Fondazione Arena di Verona guarda al suo nuovo secolo di grande musica e spettacolo presentendo le stagioni dei prossimi due anni. Il 2024 coincide con importanti anniversari, non solo per la storia areniana: il primo è il centenario dalla scomparsa di Giacomo Puccini, l’operista più noto e rappresentato al mondo insieme a Verdi; con lieve anticipo rispetto alla ricorrenza esatta, Fondazione Arena inaugura il 101° Festival sabato 8 giugno con Turandot, omaggiando Puccini col suo titolo più spettacolare e fiabesco nell’allestimento da sogno di Franco Zeffirelli con i costumi dell’Oscar Emi Wada.
A Puccini sarà dedicata anche la ripresa di Tosca, che vedrà protagonista Anna Netrebko in uno dei suoi ruoli più recenti e acclamati dalla Scala a Buenos Aires, ed un nuovo progetto speciale che vedrà per due date La Bohème con un cast d’eccezione in questo amatissimo titolo a quattordici anni dalla sua ultima apparizione in Anfiteatro.
Confermandosi il teatro di repertorio più grande e popolare del mondo, Fondazione Arena proporrà anche le più recenti produzioni de Il Barbiere di Siviglia e Carmen e naturalmente Aida. L’opera regina dell’Arena sarà visibile in due diversi allestimenti: le prime 10 recite vedranno il ritorno della produzione “di cristallo” del 100° Festival firmata da Stefano Poda, con trasparenze, inediti giochi di luce e ricca simbologia sospesa fra Antico Egitto e arte contemporanea; a 111 anni esatti dalla prima Aida in Arena (10 agosto 1913), dal 10 agosto per cinque rappresentazioni torna il classico allestimento rievocativo del 1913 curato dallo scomparso maestro Gianfranco de Bosio, fondamentale uomo di teatro e due volte sovrintendente dell’Arena, nel centenario della sua nascita.
Il 101° Festival 2024 si completa con 5 serate-evento: torna la grande danza di Roberto Bolle and friends in doppia data, 23 e 24 luglio, l’11agosto i complessi areniani saranno protagonisti nella serata evento dove risuonerà la Nona sinfonia di Beethoven e il suo inno alla gioia, il 21 agosto torna Plácido Domingo in una serata dalle atmosfere spagnole insieme a numerose stelle dell’opera, mentre l’1 settembre avrà luogo il secondo appuntamento lirico-sinfonico con gli avvincenti Carmina Burana di Orff.
Per la prima volta con due anni di anticipo, Fondazione Arena presenta anche il programma del 102° Festival: 47 serate dal 13 giugno al 6 settembre 2025. Torneranno in scena la più recente Aida, Carmen secondo Franco Zeffirelli, l’elegante produzione 2011 de La Traviata di De Ana, fra cornici belle époque arazzi e specchi, Rigoletto e i Carmina Burana. È confermato il doppio appuntamento con Roberto Bolle and Friends oltre ad uno speciale gala operistico. Fulcro della stagione sarà un nuovo importante allestimento di Nabucco, dramma corale e areniano per eccellenza, cui è affidata l’apertura del Festival 2025 in doppia serata.
Con grande anticipo, l’Arena di Verona attende di accogliere il pubblico internazionale per il suo Opera Festival anche nel 2024 e 2025, in quello che è il luogo più italiano della terra.