E’ accessibile al pubblico nella Protomoteca della Biblioteca Civica una nuova esposizione dedicata a Guarino Veronese, per celebrare i 650 anni dalla nascita dell’umanista (1374-1460). L’esposizione, ad ingresso gratuito negli orari di apertura della Biblioteca Civica – lunedì dalle 14 alle 19, dal martedì al sabato dalle 9 alle 19, sarà visitabile fino al 26 ottobre. La mostra, organizzata dalla Direzione Biblioteche del Comune di Verona in collaborazione con l’Archivio di Stato, l’Università di Verona (Dipartimento Culture e Civiltà – Progetto RESP – Fuori Aula Network), l’Accademia di belle arti di Verona e la Fondazione Brescia Musei, intende illustrare alcuni aspetti della figura, dell’opera e dell’eredità di Guarino. “Un’importante opportunità di valorizzazione del patrimonio librario della Biblioteca civica di Verona – evidenzia l’assessora alle Biblioteche Elisa La Paglia – e la dimostrazione della forte collaborazione messa in campo fra istituzioni che di Guarino Veronese fanno memoria. Tra queste, l’Università di Verona che ha seguito tutta la parte scientifica, la Fondazione Brescia Musei che ha messo a disposizione una moneta da cui è stato poi ricavato uno studio in 3D del volto dell’umanista e l’Archivio di Stato che ha messo a disposizione preziosi documenti che riportano anche la sua firma autografa. E’ veramente una esposizione di grande valore che oltre alla memoria culturale ci permette di fare divulgazione, con una particolare attenzione ai più giovani”. Percorso espositivo. Le bacheche espongono le sue lettere autografe, manoscritti e edizioni a stampa delle sue grammatiche e delle sue traduzioni, alcune opere legate alla attività dei suoi discepoli o degli umanisti veronesi direttamente o indirettamente legati al suo magistero. Nel processo di genesi e maturazione dell’umanesimo italiano ed europeo Guarino Veronese rivestì un ruolo cruciale sotto molteplici punti di vista. Professore di retorica a Verona prima e a Ferrara poi, rinnovò il metodo didattico del latino attraverso la stesura delle sue Regulae grammaticales che godettero per secoli di uno straordinario successo editoriale e costituirono a lungo lo strumento principale per l’apprendimento della lingua latina nelle scuole. Assieme alle Regulae Guarino approntò altri strumenti didattici importanti come un trattato sui dittonghi e una serie di versi memoriali per agevolare i discepoli nell’apprendimento della morfologia. Promosse inoltre la diffusione della grammatica di Manuele Crisolora attraverso una traduzione compendiata che costituì per lungo tempo un accesso privilegiato alla conoscenza del greco, e di alcuni fra i maggiori classici greci condusse a termine lui stesso la traduzione (Strabone, Plutarco, Erodoto etc.). Di Guarino si conserva un notevolissimo corpus di discorsi pubblici, orazioni, lettere – alcune autografe – frutto della sua attività pubblica ma anche specchio delle sue relazioni familiari. Della sua biblioteca privata resta testimonianza in un gruppo di codici conservati in varie biblioteche del mondo e da lui studiati e annotati. La sua immagine fu celebrata in una splendida medaglia commemorativa realizzata da Matteo de’ Pasti.