Londra-Mosca, la tensione alle stelle La Gran Bretagna carica missili sul sottomarino nucleare:reazione degli uomini di Putin

La guerra nucleare continua a spaventare l’Europa. Dopo la minaccia della Russia alla Gran Bretagna, Londra carica missili sul sottomarino nucleare HMS Audacious, attraccato a Gibilterra.
Una decisione che segue alle provocazioni del ministero della Difesa di Mosca, che aveva indicato come Mosca sia pronta a fornire una «risposta proporzionale» immediata dopo che la Gran Bretagna ha aiutato gli ucraini nell’effettuare attacchi in territorio russo. Ma le parole del ministro di Putin che hanno più ferito l’Inghilterra sono state altre: «Non sarebbe necessariamente un problema se i rappresentanti di un determinato paese occidentale si trovassero in quei centri decisionali a Kiev». Per Ben Wallace, ministro della difesa del Governo britannico, il presidente russo alza i toni per «coprire i suoi fallimenti» in Ucraina. «La Nato lo prende incredibilmente sul serio e noi dobbiamo prenderlo seriamente – aggiunge -, ma senza farci intimidire nell’impegno a difendere l’Ucraina dalla sua brutalità».
Il ministro di Difesa britannico Ben Wallace ha assicurato che a breve il Regno Unito fornirà a Kiev non solo missili a lungo raggio Brimstone, usati come armi terra-terra, ma anche specifiche batterie «anti nave». Wallace ha respinto le accuse russe di un coinvolgimento della Nato nel conflitto, sostenendo che Londra fornisce armi «come 40 altri Paesi in base ad accordi bilaterali».
Ma il portavoce del Cremlino insiste: l’invio di armi in Ucraina costituisce «una minaccia per la sicurezza dell’Europa» e la Cina denuncia che la Nato è «uno strumento di singoli Paesi per cercare l’egemonia» non solo nel Nord Atlantico, ma anche nell’Asia-Pacifico, verso cui si è rivolta negli ultimi anni «per mostrare la sua potenza e fomentare conflitti».

A Verona un ferito grave

Arriveranno domani in Italia, trasportati con aeromobile della Guardia di Finanza che atterrerà nel pomeriggio a Bologna, due pazienti assegnati al Veneto e destinati ad essere curati negli ospedali di Verona e Padova.
La persona destinata all’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona, dove giungerà con mezzi della Croce Verde di Verona, è un uomo di 47 anni, valutato in condizioni serie, a causa di lesioni multiple da schegge di proiettile e fratture alle spalle e alle gambe.
Il secondo ferito, un uomo di 43 anni affetto da lesioni da scoppio agli arti e fratture, valutato in condizioni serie, sarà trasportato dall’aeroporto di Bologna in ambulanza con infermiere della Croce Verde di Padova verso l’Azienda Ospedaliera di Padova.