«Why always me?», «Perché sempre io?» recitava la scritta bianca sulla maglietta azzurra che Mario Balotelli, all’epoca attaccante del Manchester City, aveva mostrato alle tv in modo polemico dopo un gol. La stessa domanda se la fa oggi l’ex sindaco di Verona Flavio Tosi che denuncia di aver subito il secondo attacco informatico nel giro di poco più di due mesi: ignoti, attraverso il suo profilo Facebook personale, avrebbero creato la pagina “Flavio Tosi sindaco di Verona”: 4.500 fan e foto di lui in posa nel giardino di Castelvecchio. A differenza di Balotelli però l’ex leghista è sicuro di conoscere la risposta alla domanda «Perché sempre io?»: «Evidentemente do molto fastidio a qualcuno» scrive sul social network. Già, ma a chi? All’acerrimo nemico Matteo Salvini, non ce ne voglia Tosi, non crediamo, dato che il vicepremier e ministro dell’Interno ha questioni un tantino diverse da cercare di risolvere. Forse all’attuale sindaco Federico Sboarina o a qualcuno a lui vicino? E perché qualcuno legato alla classe dirigente cittadina dovrebbe avventurarsi in simili azioni, oltretutto illegali, per di più a quattro anni dalle prossime amministrative? Qualche maligno, ma noi ci limitiamo soltanto a riportare alcune voci, insinua che l’operazione possa essere stata orchestrata ad arte dallo staff dell’ex sindaco per acquisire un po’ di visibilità in un periodo di forte fiacca comunicativa. Ma si sa, la politica è fatta anche se non soprattutto di cattiverie. Registriamo pure la reazione su Facebook di Emanuele Tosi (non sono parenti), braccio destro di Flavio dopo la rottura con Fabio Venturi: «Ennesimo attacco hacker da parte dei soliti fenomeni (probabilmente veronesi). Questa pagina – che figura essere stata creata dal profilo personale di Flavio – è fake e va segnalata in massa. Grazie. P.s. Meno male che non facciamo più paura…». I tosiani, anche se non lo dicono pubblicamente, sono certi che la prossima primavera si voterà nuovamente per le amministrative. Nessuno sa il motivo a dire il vero, ma pare che dall’alto sia arrivato questo messaggio e che la cosa sia stata data per certa. Nel frattempo l’unico dato reale è che l’ultimo consigliere regionale che era rimasto in dote a Tosi, Giovanna Negro, ha sbattuto la porta e – come anticipato dalla Cronaca già a fine giugno – se n’è andata ufficialmente da “Fare!”, con cui a dire il vero i rapporti erano già inesistenti da parecchi mesi. Il suo nuovo gruppo consiliare si chiama “Veneto Cuore Autonomo”. «È una scelta di coerenza» spiega la Negro «perché da sempre mi riconosco nei valori di centrodestra». Non è certo un mistero che l’ex deputato leghista di Arcole non abbia mai digerito l’avvicinamento di Tosi all’allora premier Matteo Renzi. In primavera, sostengono i tosiani, si tornerà a votare per il sindaco, ma in primavera ci saranno anche le elezioni europee. Tosi, che europarlamentare lo è già stato per un paio di mesi prima di cedere lo scranno all’attuale ministro alla Famiglia Lorenzo Fontana, starebbe verificando l’ipotesi di farsi candidare in quota Forza Italia, facendo leva sul suo profilo anti-Salvini. Ciò farebbe pensare che in realtà non sia così sicuro di tornare subito al voto in città. E però, tornando a Bruxelles, gli “azzurri” oltre a essere in caduta libera nei sondaggi (in quanti riusciranno a farsi eleggere nel collegio Nordest fagocitato dalla Lega?) sono anche dilaniati da lotte intestine per assicurarsi le poche poltrone ormai disponibili, e non sarà semplice convincere qualcuno a farsi da parte per lasciare il posto all’ultimo arrivato. Di sicuro Tosi venderà cara la pelle. Al momento però ci pare che la confusione sia tanta. Pronti a essere smentiti in caso di amministrative anticipate.