Logistica, c’è un patto per lo sviluppo L’accordo prevede una regia da parte della Regione sui flussi di traffico di merci

“Abbiamo ritenuto fondamentale che nel Patto per lo sviluppo del sistema logistico veneto, siglato nel 2022 a Padova, rientrassero tutti gli attori della logistica veneta, compresi i principali soggetti gestori delle reti di infrastrutture di trasporto nel Veneto partecipati dalla Regione del Veneto, quali Infrastrutture Venete, Veneto Strade e CAV. Obiettivo: far convergere l’impegno di ciascuna realtà logistica verso i medesimi obiettivi di promozione e sviluppo, contribuendo a massimizzare i risultati in alcuni ambiti di interesse comune quali il marketing territoriale, il posizionamento strategico presso le istituzioni europee, l’ottimizzazione dei processi logistici e lo sviluppo dell’intermodalità, lo sviluppo della mobilità delle merci e dei passeggeri, la transizione energetica. In base alle proprie competenze e deleghe attribuite dallo Stato, la Regione continuerà ad esercitare il ruolo di coordinamento, regia e pianificazione tra i nodi dei trasporti operanti nel territorio lavorando a fianco delle imprese della logistica per attivare quelle sinergie che solo un soggetto come Regione può promuovere per raggiungere e soddisfare le esigenze del ‘privato’ e rendere il nostro territorio sempre più connesso e competitivo”.
Lo ha detto la Vicepresidente della Regione del Veneto e Assessore alle Infrastrutture e Trasporti, Elisa De Berti, con riferimento alla sottoscrizione avvenuta in Fiera a Padova, in occasione della prima edizione degli Stati Generali della Logistica del Nord Est, dell’estensione del Patto per lo Sviluppo del Sistema Logistico Veneto. L’accordo, originariamente siglato nel 2022 durante la fiera Green Logistics Expo tra Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale-Porti di Venezia e Chioggia, Save con gli aeroporti di Venezia, Verona e Treviso, Interporti di Padova, Portogruaro, Rovigo, Consorzio Zai-Interporto Quadrante Europa di Verona, è stato sottoscritto, infatti, anche dalle società partecipate dalla Regione e dai gestori delle infrastrutture regionali: Veneto Strade, Infrastrutture Venete e CAV.
“Grazie a questo accordo, che vede una regia da parte della Regione sui flussi di traffico di merci e persone relative a tutte le modalità di trasporto, si vuole andare a favorire lo scambio di best practice e benchmarking relative a soluzioni tecniche innovative applicate alle infrastrutture o all’operatività dei diversi nodi di trasporto regionali in modo da sviluppare utili sinergie di sistema”.