Il caldo e la siccità di questi giorni stanno mettendo a dura prova le colture estive. A soffrire, in particolare, sono le orticole, che con le elevate temperature diurne mostrano evidenti segni di stress, come foglie accartocciate e piante ingiallite.
“La siccità è un problema che si aggrava di anno in anno, dato che la piovosità diminuisce causando lo svuotamento degli invasi idrici, che sono in funzione dell’irrigazione di soccorso – sottolinea Andrea Lavagnoli, presidente di Cia – Agricoltori Italiani Verona -. Normalmente la siccità si accompagna con altre problematiche, in particolare l’invasione degli insetti alieni per quanto riguarda le colture, in particolare le orticole. Problemi anche per le foraggere, perché la mancanza di acqua, anche quando si ricorre all’irrigazione di soccorso, mette in pericolo il numero di tagli della fienagione. Anche le viti stanno cominciando a soffrire la sete, soprattutto dove non ci sono sistemi irrigui in atto. Per quanto riguarda i seminativi, il frumento è arrivato a maturazione e non dovrebbe risentire delle siccità, mentre il mais è in piena levata ed è quindi nel momento di massimo fabbisogno idrico”.
Oltre al caldo e alla mancanza di piogge, il mercato ortofrutticolo registra un tracollo dei prezzi di prodotti come meloni e melanzane. “Il tonfo dei prezzi per frutta e verdura è dovuto anche al cambiamento delle abitudini alimentari e alla riduzione dei consumi. I produttori, in seguito ai cambiamenti climatici degli ultimi 10-15 anni, hanno adottato tecniche di irrigazione molto più costose con l’obbiettivo di risparmiare acqua, che però comportano costi più alti e quindi causano l’aumento dei prezzi. Di qui il calo degli acquisti nell’ortofrutta”.