A sette giorni dalla riunione dell’Osservatorio sulle Crisi idriche, coordinato dall’Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po-MASE , insieme ai partner istituzionali e portatori di interesse, i valori registrati lungo l’asta del Grande Fiume restano ancorati a livelli critici se raffrontati ai valori medi; le sezioni in cui si palesa ancora in modo evidente la magra invernale restano soprattutto quelle di Piacenza, Cremona e Pontelagoscuro dove le condizioni idrologiche sono ad oggi di “siccità estrema”.
Le temperature sopra la media hanno solo parzialmente contribuito allo scioglimento delle nevi già presenti e i 20 metri cubi al secondo guadagnati in alcune delle stazioni monitorate non alterno il generale equilibrio. Una fotografia che disegna i confini di un’area distrettuale ancora pesantemente in sofferenza confermata anche dai volumi scarsi dei Grandi Laghi alpini che non hanno subito variazioni degne di significato: tutti i laghi sono regolati per rilasciare valori di portata prossimi o pari al minimo deflusso.
Ecco i valori delle portate, aggiornati al 15 marzo 2023, rilevati nelle stazioni lungo l’asta del Po e, tra parentesi, i valori di comparazione con la settimana precedente: Spessa Po (PV) 226 mc/s (al 6 marzo: 205 mc/s); Piacenza 295 mc/s (279 mc/s); Cremona 392 mc/s (387); Boretto (RE) 472 mc/s (444 mc/s); Borgoforte (MN) 572 (569 mc/s); Pontelagoscuro (FE) 578 mc/s (568 mc/s). Per quanto concerne il riempimento dei Grandi Laghi le percentuali, aggiornate al 15 marzo 2023, sono le seguenti: Lago Maggiore 44,9%; Lago di Como 21,2%; Iseo 17,9%; Idro 43,4%; Garda 38,6%.
La prossima riunione dell’Osservatorio Permanente sugli Utilizzi Idrici si terrà giovedì 13 Aprile.