A Nogara è scoppiata una lite nella notte tra sabato e domenica che ha portato all’omicidio di un papà di 29 anni, colpito gravemente alla gola con una bottiglia. La lucidità appannata dall’alcol, una bottiglia rotta, un colpo al collo, il sangue e la fuga: sono questi gli elementi dell’omicidio avvenuto intorno alla mezzanotte del 25 agosto, in Piazza Matteotti a Nogara.
La vittima e l’aggressore sono due trentenni marocchini, regolarmente in Italia per lavorare come braccianti agricoli. La vittima è morta dissanguata prima dell’arrivo del 118. L’aggressore è stato arrestato poco dopo nella sua abitazione dai carabinieri.
Lite nella notte a Nogara: morto un 29enne
Una lite finta in tragedia quella registrata nella notte tra il 24 e il 25 agosto a Nogara: due trentenni decisamente ubriachi stavano discutendo in Piazza Matteotti. Una discussione che, pare per futili motivi, si è accesa ed è diventata una lite.
L’aggressore ha rotto una bottiglia e con il vetro tagliente ha colpito al collo il connazionale. Dalla ferita profonda è uscito tanto sangue e per la vittima, rimasta a terra, non c’è stato scampo. L’aggressore, invece, è scappato.
I soccorsi sono arrivati rapidamente sul posto, ma non hanno potuto far nulla per salvare il ferito. Gli operatori hanno potuto solamente accertarne il decesso, avvenuto probabilmente per la grave perdita di sangue dal collo. L’omicida è stato invece raggiunto nella notte in casa dai carabinieri di Nogara e del radiomobile di Villafranca, che lo hanno portato in caserma.
La vittima e l’aggressore
Radouan Samsan, 29 anni, sposato, due bambini piccoli, è stato ucciso, poco dopo la mezzanotte, sotto il porticato di un condominio in Piazza Matteotti a Nogara.
Il presunto assassino è N.C., 34 anni, bracciante agricolo, residente in via Molino, nella stessa zona della vittima. L’uomo è stato arrestato il 25 agosto, all’alba.
Secondo una prima ricostruzione di quanto accaduto, la comitiva, composta da una decina di marocchini, si era data appuntamento in centro verso le 22 per andare poi ad acquistare birre in negozi di kebab, gestiti da pakistani. La serata è poi continuata in alcuni bar del centro dove sarebbero stati respinti dai gestori, infastiditi dai loro atteggiamenti molesti.
Il gruppo, i cui componenti erano ormai tutti ubriachi, si è quindi ritrovato in Piazza Matteotti dove erano certi di poter continuare a bere indisturbati. In quel posto, infatti, si trova un negozio che vende birre e che chiude alle 21 e anche un kebab-pizzeria che di solito è aperto sino a mezzanotte.
Da tempo la zona è stata scelta dai giovani marocchini di Nogara per trascorrere le serate ubriacandosi senza essere troppo disturbati. Ma è stato qui che i due magrebini, non si sa ancora per quale motivo, hanno prima litigato verbalmente con altri amici per poi arrivare alla brutale aggressione che ha portato alla morte orribile di Radouan.