“Ha compiuto diciott’anni, è diventato maggiorenne. Ma fin dalla nascita ha dimostrato di camminare sapientemente sulle sue gambe e bruciare progressivamente le tappe verso quell’eccellenza su cui i veneti sanno di poter contare. Lo dicono i numeri dell’anno che sta per concludersi con 9.300 pazienti in trattamento, circa 9.000 ricoveri, più di 800.000 prestazioni specialistiche. Nel 2005, il 22 dicembre, una legge regionale ne siglava la nascita, oggi. Sono passati anni di grandi investimenti sia nell’edilizia nelle varie sedi, sia in tecnologia come nel personale e nell’umanizzazione. Quella che è stata una sfida per garantire ai Veneti un riferimento a 360 gradi, valido e di altissimo livello nel campo delle neoplasie è una realtà. Possiamo veramente affermare che lo IOV è indiscutibilmente diventato grande”.
Con queste parole il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, saluta il compimento dei diciott’anni dell’Istituto Oncologico Veneto. Anniversario ricordato a Padova, con una conferenza stampa a cui ha partecipato l’assessore regionale alla Sanità e alle Politiche sociali, Manuela Lanzarin, ricevuta dal Direttore generale Patrizia Benini e il Direttore scientifico Vincenzo Bronte, insieme agli altri dirigenti.
“Questi diciotto anni sono stati un periodo di grande e continua programmazione, di investimenti importanti che si sono tradotti continuamento in aumento delle potenzialità, del personale, dei posti letto, delle attrezzature sempre di ultima generazione – sottolinea l’assessore regionale alla Sanità -. Quello che oggi è lo IOV è frutto di un lavoro di squadra. È una grande realtà affermata non solo nel panorama regionale ma anche in quello nazionale come conferma l’attrazione da fuori Veneto. Per la ricerca è riconosciuto tra i dieci istituti di questo tipo in tutta Italia. Penso un ringraziamento debba andare a tutti i professionisti e operatori per il loro lavoro”.
“L’attenzione da parte della Regione verso lo IOV è altissima – prosegue Lanzarin -. Se guardiamo agli investimenti sono stati sempre elevati; gli ultimi in ordine di tempo sono stati i quattro bunker per la radioterapia di cui due attivi a Castelfranco Veneto”.
A conclusione dell’incontro, l’assessore Lanzarin ha visitato il bunker della Radioterapia Pediatrica dove recentemente è stata portata a termine un’opera di umanizzazione degli ambienti, trasformati idealmente in grandi acquari grazie alla donazione di una fondazione privata.