“Leggendo le dichiarazioni diffuse in questi giorni in merito al recupero delle liste di attesa, secondo le quali Verona sarebbe diventata la migliore del Veneto avendo azzerato le code, viene da chiedersi se le segnalazioni che ricevo quotidianamente si riferiscano ad una realtà diversa, dal momento che raccontano tutt’altra storia”. La presa di posizione è della consigliera regionale del PD Veneto, Anna Maria Bigon, che spiega: “Se, come viene dichiarato, vi è stato un completo recupero delle liste d’attesa, non si capisce come possano arrivare tante segnalazioni che lamentano il contrario anche su situazioni personali molto delicate”. L’esponente dem veronese ne riporta a titolo di esempio qualcuna: vedi tabella a destra. Conclude Bigon: “Queste sono soltanto alcune ‘piccole-grandi’ situazioni di disagio provenienti dalle testimonianze di persone che ascolto girando il territorio. Ad esse si aggiunge una marea di altre segnalazioni riguardanti gli eterni tempi di attesa telefonica per mettersi in contatto con gli operatori. Mi riesce pertanto davvero difficile pensare che lo stato di efficienza della sanità veronese nell’ambito delle liste d’attesa sia davvero quello riportato dai mezzi di informazione”.
La realtà di tutti i giorni: Intervento alla cataratta? “Torni nel febbraio 2024’’
CATARATTA “Per un intervento di cataratta, mia madre, 87 anni, dovrà aspettare fino a febbraio 2024… In libera professione i tempi di attesa si riducono di molto, arriviamo fino a qualche settimana ma con un costo stimato di circa € 4.000”. FISIOTERAPIA E ancora: “… da Agosto attendiamo per mio padre di 80 anni fisioterapista per riabilitazione dopo amputazione arto inferiore avvenuta a fine febbraio”. VISITA NEUROLOGICA “Il 19 ottobre 2022 il medico di base mi ha prescritto una visita neurologica con la dicitura ‘disturbi dell’equilibrio’. Nell’arco dei 10 giorni successivi ho contattato ripetutamente l’Azienda ma mi è stato ogni volta suggerito di richiamare, in quanto non c’erano disponibilità”; VISITA CARDIOLOGICA Ancora: “Ho richiesto un mese e mezzo fa (…) una visita cardiologica di controllo con Ecg. Mi viene risposto che non c’è il servizio. Da parte dell’Urp, malgrado i ripetuti solleciti via mail e telefonici, non mi hanno più dato alcuna soluzione alternativa”. CHIAMATE AL CUP Oppure: “… è dal 30 gennaio che chiamo il Cup, e oltre ad aspettare al telefono dai 25 ai 59 minuti, ho anche digitato il 9 per essere ricontattata e ho effettuato anche una richiesta attraverso l’app Sanità Zero, ad oggi non sono mai stata richiamata”.