“Da Veronetta deve partire un serio progetto di integrazione delle numerose comunità straniere che abitano del quartiere”. Lo affermano le tre candidate di Sinistra in Comune Lia Arrigoni (libraia della cooperativa Libre!, sita in via Interrato dell’Acqua Morta), Silvia Migliaccio (ricercatrice universitaria) e Susanna Morgante (medico e anche membro del CDA di Libre!). Sottolineando come gli stranieri debbano essere visti come risorsa, non come problema, e come in ogni caso la questione della sicurezza vada affrontata lavorando sulla costruzione della rete sociale e non con la pistola sul comodino, come dice Tosi. L’Università, che proprio a Veronetta ha sede in gran parte, è uno dei punti di eccellenza di Verona e con essa, dicono, va stretto un rapporto sempre più intenso, tale da renderla coprotagonista della qualità dello sviluppo della città. Inoltre vanno completate tutte quelle opere, a partire dal pieno recupero dell’ex caserma Passalacqua, che garantiscono un ulteriore salto qualitativo. Il parco e le strutture, oltre all’università, devono servire anche al quartiere per rendere viva la zona. Intanto, stasera, dalle 21, in Piazzetta Orti di Spagna, i candidati delle liste “Verona in Comune” e “Sinistra in Comune” a sostegno di Michele Bertucco festeggeranno la chiusura della campagna elettorale in attesa del responso delle urne. “Terminiamo la campagna elettorale in una piccola piazza” spiega Alberto Sperotto, candidato per Verona in Comune. “Al tempo in cui furono progettati, gli Orti di Spagna furono un progetto rivoluzionario che metteva le persone al centro di una visione, con le case dotate di spazi comuni, i giardini, i camminamenti che in sicurezza portano alla scuola e alla piazza”.