L’insegnamento della Divisione Acqui E’ intervenuto Olindo Bussi, reduce ultracentenario per un simbolico passaggio di testimone

Con un’ampia partecipazione di studenti delle scuole veronesi, si è svolta anche quest’anno la commemorazione dell’eccidio dei soldati della Divisione Acqui, avvenuto nel 1943, dopo l’armistizio, nelle isole greche di Cefalonia e di Corfù, ad opera delle truppe della Wehrmacht.
La cerimonia, che ricorda l’80° anniversario dell’evento, si è svolta davanti al Monumento ai Caduti, con la partecipazione, insieme al Prefetto Donato Cafagna (appena promosso a Torino), del Sindaco Damiano Tommasi, del Comandante del Confoter, il generale di corpo d’armata Massimo Scala, del Presidente Nazionale dell’Associazione Acqui Claudio Toninel.
È intervenuto un reduce della Divisione, l’ultracentenario Olindo Bussi, che ha reso omaggio con i ragazzi delle scuole alla bandiera di guerra della Divisione Acqui, come simbolico passaggio di testimone tra due generazioni.
Nel suo intervento, il Prefetto, rivolgendosi ai giovani, ha sottolineato che il valore ed il sacrificio degli uomini della Divisione Acqui devono indurre ad una riflessione sui veri valori della vita e devono ispirare sentimenti di coraggio, di dignità e di ferma determinazione verso obiettivi positivi, orientati al bene comune.
“Il modo migliore per onorare quegli uomini e l’insegnamento che possiamo trarre dalla loro vicenda storica e umana è infatti quello di mantenere fermo l’impegno a scegliere anche noi quei principi di pace, giustizia, libertà, democrazia che in quella fase così tragica, ma anche così decisiva per la rinascita dell’Italia, poterono germogliare e che ancora oggi danno frutti”.