30 giugno 1966: l’Inghilterra festeggia la conquista del titolo di campione del mondo di calcio. La nazionale inglese si aggiudica il trofeo più prestigioso sconfiggendo 4 a 2 in finale la Germania Ovest.
Si tratta di un risultato storico. E’, infatti, la prima e unica vittoria che l’Inghilterra ottiene in questa competizione. Inoltre, ha connotati ancora più speciali se si pensa l’ occasione e il contesto in cui è avvenuta. Il mondiale del 1966, infatti, è organizzato proprio nel Regno Unito e la finale viene disputata nel tempio del calcio inglese, lo Wembley Stadium di Londra.
Il match tra Inghilterra e Germania Ovest si rivela estremamente combattuto. E’ quest’ultima a sbloccare il risultato al 12’, con un goal del trequartista Helmut Haller. Il punteggio viene riportato alla parità sei minuti dopo, grazie all’attaccante inglese Geoff Hurst
Anche il secondo tempo è caratterizzato da un goal per ciascuna delle due nazionali. L’Inghilterra va a segno al 78’ con il centrocampista Martin Peters. Poi il difensore tedesco Wolfgang Weber pareggia, proprio allo scadere dei tempi regolamentari.
La partita si risolve ai tempi supplementari, con altri due goal di Hurst, al 101’ e 120’.
Un mondiale controverso
La coppa del mondo del 1966 si caratterizza per tutta una serie di avvenimenti particolarmente controversi. Uno dei più conosciuti riguarda proprio la finale per il primo posto.
Al centro della polemica è uno dei goal che ha deciso l’incontro, il primo segnato da Hurst ai tempi supplementari. L’attaccante inglese prova la conclusione e colpisce la traversa. La palla finisce nell’area della linea di porta. Subito gli inglesi esultano, convinti che abbia superato la linea e che quindi sia goal.
I dubbi, però, non mancano. I tedeschi sono convinti del fatto che la palla non sia andata oltre la linea. Anche l’arbitro dell’incontro, Gottfried Dienst (1919-1998) non sa decidersi. Consulta, dunque, uno dei suoi due assistenti, Tofiq Bəhramov (1926-1993). Quest’ultimo conferma il goal e, di conseguenza, il punto viene assegnato all’Inghilterra. La decisione ha destato non poche polemiche e dubbi e ciò è continuato anche anni dopo la fine del mondiale.
Fatti&personaggi della Coppa Rimet ’66
Il primo è il furto della Coppa Rimet, il trofeo con cui all’epoca si premiavano i vincitori della competizione. Il fatto accade il 20 marzo 1966. La coppa viene presa dalla Methodist Central Hall di Westminster (Londra). Fortunatamente viene recuperata 7 giorni dopo. A ritrovarla, per puro caso, è un cane di nome Pickles, in un pacchetto abbandonato in un cespuglio a sud-est della capitale britannica.
A contraddistinguere questo mondiale vi sono, inoltre, dei fatti che coinvolgono uno dei migliori giocatori di sempre, Pelé. L’attaccante brasiliano è ripetutamente vittima di condotte estremamente antisportive.
Nella partita della fase a gironi contro la Bulgaria, subisce dei falli estremamente violenti. Nonostante ciò, riesce a continuare a giocare per tutto l’incontro Tuttavia, i contatti subiti si rivelano estremamente pesanti. Un trattamento simile gli viene riservato anche nel match in cui ritorna in campo, quello contro il Portogallo. In questo caso Pelé è addirittura costretto e zoppicante dal 30’ in poi.
Giorgia Silvestri