L’Hellas recrimina, ma pensa a Udine Tra un rigore non dato e un gol annullato i gialloblù restano ancora a bocca asciutta

hellas stadio udali Ph Renzo Udali©

L’Hellas non ingrana e al Bentegodi arriva la seconda sconfitta consecutiva per gli uomini di mister Zanetti. Tra le polemiche, finisce 2-1 per il Bologna, con i giocatori gialloblù che hanno molto da recriminare nei confronti dell’arbitro Rapuano, che ha negato un rigore che sembrava netto quando il risultato era ancora fermo sullo 0-0 per un fallo in area ai danni di Bradaric. Sono forti le proteste nei confronti della terna arbitrale e del VAR, che non ha richiamato il direttore di gara al controllo del monitor: “Per me era rigore netto – ha detto Bradaric al termine dell’incontro – c’è stato un contatto sulla mia gamba destra. Ma c’è il VAR e la decisione spetta agli arbitri”. Anche l’allenatore gialloblù Paolo Zanetti ha sottolineato come una decisione diversa da parte del direttore di gara avrebbe potuto cambiare le sorti della partita: “Il rigore su Bradaric credo che fosse lampante – ha detto –, poi, con la gestione del cartellino che ha avuto l’arbitro, è normale che il pubblico rumoreggi, ma non mi piace parlare di queste cose e spingere sull’arbitraggio”. Riguardo al calcio giocato, il tecnico gialloblù si è detto molto sorpreso da Tengstedt e da come è entrato in campo dopo l’infortunio che lo ha tenuto a lungo ai box. “Tengstedt mi ha stupito – ha sottolineato il mister – arrivava da un mese e mezzo di inattività. Ma non solo lui, anche Mosquera arrivava da un infortunio muscolare. Hanno entrambi fornito un’ottima prestazione. Nonostante la sconfitta, rimaniamo uniti come squadra e siamo compatti e convinti. Il Bologna di solito crea moltissime occasioni, ma oggi Montipò è rimasto senza parate per lunghi tratti”. Il portiere gialloblù, che molto spesso è stato il migliore in campo durante questa stagione, ieri ha tradito le aspettative di tifosi e allenatore quando non è riuscito a bloccare il tiro, che sembrava senza pretese, di Cambiaghi, il quale si è infilato in modo beffardo all’angolino, chiudendo di fatto il match. Dopo essere rimasti in dieci per l’espulsione di Valentini, infatti, il Verona non ha più avuto la forza di reagire e a nulla è servito il quinto centro in campionato di Mosquera. Nel prossimo turno di Serie A, il Verona è atteso sabato alle 15 a Udine, in un match che potrebbe risultare decisivo in termini di classifica per mantenere un discreto distacco dalle zone calde della graduatoria, che ora distano solo 4 punti.

Giulio Ferrarini