Appuntamento su Dazn, ore 20.45. C’è Hellas-Samp, ci sarà, come sempre, da divertirsi. L’Hellas gioca il miglior calcio della serie A (con Roma e Atalanta) e se batte la Samp può dire, senza tema di smentita, di avere le carte in regola per puntare all’Europa. Nonostante le “frenate” di Juric, che ricordano tanto quelle di Osvaldo Bagnoli.
QUI HELLAS. Ceccherini rientra dalla squalifica e si candida per una maglia nel terzetto, che dovrebbe essere chiuso da Magnani e Dawidowicz, in vantaggio su Lovato. Faraoni sulla destra, per l’out opposto preferito ancora Dimarco a Lazovic. Da valutare le condizioni di Tamèze, eroe all’Olimpico e in dubbio per stasera: non dovesse farcela, Barak potrebbe essere arretrato, in tandem con Veloso. Lo slot liberato dal ceco andrebbe a quel punto a Salcedo, in vantaggio sulla concorrenza. Accanto a lui Zaccagni, a supporto di Samuel Di Carmine, unico centravanti di ruolo a disposizione di Ivan Juric.
QUI SAMP. La Sampdoria cerca la svolta in campionato. Al “Bentegodi” Claudio Ranieri non avrà a disposizione lo squalificato Thorsby, tegola non da poco per il tecnico blucerchiato. Al suo posto in mediana al fianco di Ekdal ci dovrebbe essere Adrien Silva. L’alternativa potrebbe essere rappresentata da Askildsen o da un arretramento di Verre, quest’ultima scelta poco probabile. Sugli esterni ci saranno Damsgaard e Jankto, mentre in difesa, a protezione della porta di Audero, Ferrari e Augello saranno gli esterni con Tonelli o Yoshida al fianco di Colley. In attacco l’ex Verre dovrebbe innescare Quagliarella. Fuori Candreva, lasciato addirittura a Genova da Ranieri. “Deve darci di più, serve un altro atteggiamento” la spiegazione del tecnico.
PARLA JURIC: “Non siamo al livello di Samp o Genoa, ma nemmeno vicini. Non è che i risultati nascondono tutto, non è così. Non è questa la strada, per me. Poi si sta creando un gruppo e stiamo facendo risultati, ma serve un’altra visione. Poi leggo delle plusvalenze, che secondo me non ci sono più, se vogliamo crescere. Adesso i risultati coprono tutte le cose, e ho sempre detto che sono contento, ma se vogliamo parlare di altre cose ci vuole un altro approccio. Qual è? Non vendere i migliori giocatori, e che quando compri i giocatori li compri, come le altre società di Serie A. Quando ti manca un pezzo lo sostituisci. Noi siamo ad un livello leggermente superiore di due anni fa, ma non vicino alle altre squadre. Io magari sembro esagerato, perché stiamo facendo risultati fantastici, ma il concetto di crescita non è questo secondo me. D’altra parte c’è grande disponibilità da parte della società, non sto attaccando nessuno. Ma in questo mercato c’è stata una visione diversa dalla mia”.
Il tecnico croato non si smentisce mai. E anche alla vigilia della Samp manda messaggi alla società. Senza paura. Pane al pane e vino al vino. Lui è fatto così. Come il suo Verona, formato Europa. Ma non diteglielo…