LA FRASE
“La partita l’avevamo impostata così, per un tempo siamo stati perfetti. Poi, l’Inter ha fatto valere la sua superiorità tecnica, ma noi non siamo stati bravi quando avevamo la palla per andare a far male. Per un tempo bravissimi, poi un po’ meno…” Lo ha detto Juric, uno che non s’accontenta mai. “Ci è mancata un po’ di qualità, dobbiamo migliorare”.
IL MOTIVO TATTICO
Juric ha vinto comunque la sua “partita a scacchi” con Conte. Per un’ora, l’Inter ci ha capito poco, molto poco. Juric ha adottato marcature “a uomo”, soprattutto su Brozovic, regista interista. Ha lasciato spazio invece a Skriniar e De Vrij, che erano liberi di impostare. Ma, con tutto il rispetto, hanno un altro piede e altre idee. Complimenti, generale Ivan…
IL TOP
Valerio Verre, non solo per il gol, strameritato. Verre ha tutto, passo, qualità, intelligenza, freschezza, per confermare anche in A quello che aveva fatto vedere in serie B, nel Perugia. Aver superato il test di San Siro è un esame di maturità. Può diventare un uomo-chiave, come finora ha dimostrato, sia pure a sprazzi. Ma con la classe che ha…
IL NUMERO: 23
Quello di Niccolò Barella, l’uomo che “spacca” il match, illuminandolo con una prodezza da campione. D’altra parte, se uno vale 50 milioni, deve avere qualcosa più degli altri. E ovviame estrae dal repertorio al momento giusto. Un gol che atterra il Verona, sconfitto, a testa alta.