Nessuna votazione, nessun parere contrario, né mozioni o ordini del giorno. Bensì tanta partecipazione e voglia di sentirsi parte di una comunità. Quella Europea. Che dallo scandalo del Qatar Gate ne deve uscire ancora più forte e unita. Più giovane, come chiedono le nuove generazioni, che vogliono anche una Verona più europea, più accogliente e comunitaria. Ma anche Verona capitale dello sport e della cultura, come vorrebbero i cittadini veronesi. Oggi l’Europa è entrata in municipio. Il primo consiglio comunale aperto incassa un voto positivo. Per l’ampia adesione della cittadinanza, presente in sala Gozzi ma anche collegata da casa, e per la riflessioni scaturite dall’aula. L’attualità, anzitutto. Impossibile non partire dal Qatar Gate e dalla condanna unanime di azioni inaccettabili i cui responsabili devono essere puniti. L’auspicio è che la crisi sia per l’Unione Europea l’occasione per uscirne più forte e più unita. Poi le sfide, dalla transizione ecologica alla rivoluzione digitale, dal Next Generation EU al Pnrr. “Grazie per aver contribuito a questa prima volta – ha detto il sindaco Damiano Tommasi-. Da sempre Verona è Europa, noi siamo Europa e dobbiamo impegnarci a fare la nostra parte. Come amministrazione abbiamo l’impegno di portare a galla il sentire di tanti giovani che guardano avanti e vedono diritti, territorio da rispettare, contaminazioni che diventano anticorpi e uno di questi è proprio il no più fermo alla guerra. Verona è crocevia di strade e persone, dobbiamo sentirci protagonisti di questo ruolo, fieri della nostra unicità ma consapevoli che siamo parte di un puzzle in cui non può mancare nessun pezzo. L’auspicio è che questo confronto diventi un appuntamento periodico, un obbligo che prendiamo verso i nostri giovani”. “Questo è il primo consiglio aperto sull’Unione Europea, l’unico in Veneto, motivo di orgoglio per la città – ha detto il consigliere comunale delegato alle Politiche europee Giacomo Cona-. Verona europea non è uno slogan ma un impegno che ci siamo presi e che si concretizza anche da momenti di di riflessione e confronto come questo’’. Alla seduta speciale hanno partecipato: l’eurodeputato Paolo Borchia, Massimo Gaudina della Commissione UE, capo della Rappresentanza della Commissione a Milano, Luca Perego, capo unità del Direttorato Generale Educazione e Cultura, Maurizio Molinari responsabile media del Parlamento Europeo, Giorgio Anselmi del Movimento Federalista Europeo, Alice Ferrari dei Giovani Federalisti Europei, Francesco Caffarelli della Fondazione Megalizzi e Laura Bergamini del comitati studentesco dell’Università di Verona.
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