Buongiorno,
vi scrivo per condividere l’esperienza della mia famiglia o, meglio, dei miei genitori con l’attuale campagna di vaccinazioni contro il covid-19.
Mio padre ha 94 anni è invalido al 100%, è diabetico ed ha avuto diverse broncopolmoniti negli ultimi due anni, vive nella propria abitazione assistito 24 ore al giorno.
Mia madre ha 85 anni, è anch’essa invalida al 100%, è malata oncologica ed è anch’essa assistita tutto il giorno. Si tratta, come è subito evidente, di due persone che oltre all’età molto avanzata soffrono di patologie che li rendono estremamente vulnerabili al covid-19. Ad oggi non hanno ricevuto nessuna convocazione, nessun avviso né tantomeno alcun tipo di informazione quanto ad una loro prossima vaccinazione. Da qualche settimana ho provato a sapere qualcosa chiedendo prima al medico di base e alla Aulss9 e poi scrivendo ai vari indirizzi email indicati sul sito della Aulss9 e della Regione Veneto.
Il medico di base ci ha risposto che era, a sua volta, in attesa di ricevere istruzioni e che ci avrebbe fatto sapere non appena ci fossero state novità, la Aulss9 mi ha inoltrato il piano vaccinale già presente sul loro sito web mentre la Regione Veneto mi ha consigliato di rivolgermi nuovamente alla Aulss9. Gli indirizzi email e i numeri di telefono c.d. di “emergenza covid” sembrano non avere alcuna funzione o utilità reale, non rispondono, se rispondono danno informazioni già note oppure rinviano a qualcun altro per togliersi dagli impicci. Nel frattempo, oltre un mese fa ad essere precisi, una mia famigliare di 58 anni che gode di buona salute è stata vaccinata con Pfizer/BionTech in quanto lavoratrice del settore amministrativo della sanità locale. Sempre nell’ultimo mese hanno ricevuto il vaccino, per lo più AZ, decine di persone di mia conoscenza, per lo più trentenni e quarantenni, in quanto insegnanti o, più correttamente, lavoratori della scuola.
Specifico questo perché so per conoscenza diretta che vengono considerati appartenenti al settore della scuola e, quindi, ‘vaccinabili’ anche i dipendenti di centri di ricerca e affini che non fanno alcuna attività di docenza o a contatto con gli studenti ma che lavorano in ufficio o da casa come project manager o amministrativi.
Determinare le colpe non è certamente semplice ma ci sono stati errori incredibili a tutti i livelli che hanno determinato una strage di cui qualcuno dovrà rispondere non solo politicamente.
La domanda: Chi risponderà? Conte, Zaia, Speranza?
Perché non si è semplicemente partiti dai più anziani, tendenzialmente i più fragili, e poi via via scendere di età? Anche dal punto di vista dell’equità era molto più giustificabile con l’opinione pubblica di un algoritmo che si è rivelato una sciagura.
In televisione diversi giornalisti si cimentano nel calcolo dei morti che si sarebbero evitati se, invece di vaccinare personale amministrativo, persone giovani, raccomandati e infiltrati vari, si fosse proceduto a vaccinare prioritariamente tutti i novantenni, ottantenni e le persone fragili; il risultato fa paura, anche se da prendere con le molle, perché i calcoli più prudenti parlano di oltre cinquecento morti che si potevano evitare, altri calcoli parlano di migliaia e migliaia di morti evitabili.
Chi risponderà di questa ecatombe che si poteva evitare? Conte? Speranza? Zaia?
Lettera firmata