L’utilizzo di ChatGpt, l’applicazione di intelligenza artificiale avanzata che è in grado di sfornare testi complessi in pochi minuti su tutto lo scibile umano, è stato bloccato in Italia con la scusa che violerebbe la privacy perchécontiene dati di milioni di persone. Una giustificazione banale, perché anche Internet contiene i dati di milioni di persone, i social sono pieni di dati sensibili e si potrebbero fare mille altri esempi. Io credo che il Governo italiano abbia voluto bloccare ChatGpt perché non sa come governarla. E’ chiaro che si tratta di uno strumento potenzialmente diabilico, ma con l’intelligenza artificiale dobbiamo imparere a fare i conti e prendere le giuste contromisure per difenderci da utilizzi pericolosi (fake news e foto costruite ad arte). Ma volerla vietare è come voler fermare il treno col gomito. Arriveranno altre chat di intelligenza artificiale messe a punto in Italia che non si potranno fermare. Meglio governare questi processi per non subirli; scappare non serve a nulla. Anche perché c’è già chi ha capito come far fruttare l’intelligenza artificiale per risparmiare e farci un sacco di soldi.
Marco Meloni