Nella nostra città stiamo assistendo al fenomeno della concentrazione territoriale di attività e di funzioni, che peggiorano la qualità urbana di coloro che ci abitano. Anche la Valdonega, il quartiere addossato alla collina, che pareva al riparo dalle aggressioni dei centri commerciali e di altre strutture invasive ed impattanti, sta subendo i disagi dovuti all’apertura di nuovi locali da ballo e discoteche, in viale dei Colli e in via Torricelle, due strade comunicanti che racchiudono l’abitato del rione. Esempio di come i denari possono far dimenticare la primitiva vocazione spirituale del santuario della Madonna di Lourdes, di proprietà dei padri stimatini, è stata l’apertura, negli spazi compresi nell’edificio dello stesso santuario, della discoteca Amen. I disagi che sta provocando ai residenti sono enormi. Non essendoci sufficiente spazio per ospitare le molte automobili dei vari utenti, si verificano ingorghi e occupazioni improprie di marciapiedi pubblici e di passi carrai privati. Musica, bevande, comportamenti da discoteca e traffico, hanno sostituito il silenzio e la meditazione che, in una zona che ospita un santuario, avrebbero dovuto essere sovrani. Va ricordato che, dopo il bombardamento del 6 aprile 1945, che distrusse la chiesa della Madonna di Lourdes di piazza Cittadella, i padri stimatini cercarono un sito dove riedificarla. Nel sedime della vecchia chiesa costruirono il teatro Stimate e per la ricostruzione dell’edificio religioso, preferirono scegliere un luogo più confacente. Nel marzo del 1950, la Pontificia Commissione centrale dell’arte sacra in Italia, espresse parere favorevole al progetto di massima dell’architetto Paolo Rossi de’; Paoli, di trasformare il manufatto del forte austriaco di San Leonardo, nel santuario della Madonna di Lourdes. Il soprintendente, Piero Gazzola, sottopose il progetto al Ministero che diede parere positivo. Gazzola, prima di concedere il parere definitivo, preferì sentire l’opinione di un ispettore ministeriale, che relazionò a favore della proposta progettuale. Nel mese di luglio del 1958 il Ministero approvò il progetto. È stato distrutto lo storico forte austriaco di San Leonardo, il più visibile dalla città, per realizzare l’incombente santuario, meta di pellegrini in cerca di spiritualità e concentrazione. Ora c’è anche una rumorosa discoteca. Ah, i tempi moderni…
Giorgio Massignan
La movida si dimostra democratica: non esistono più quarteri di serie A e di serie B. Il locale in questione si chiama, profeticamente, Amen giusto per rimanere aderenti al tema. Amen si usa per mettere la parola fine: così sia. Ma questa volta è difficile dire: andate in pace.