Mi sono ritrovato ai giardini di piazza Indipendenza, a fianco al vecchio palazzo delle Poste oggi condominio di appartamenti di lusso, in balìa di una serie di scolaresche. I ragazzini e le ragazzine facevano di tutto: davano da mangiare ai piccioni, sporcavano i giardini, correvano, disturbavano mentre le loro maestre-professoresse chiacchieravano e si riposavano incuranti delle imprese dei loro alunni che poverini si dovevano sfogare. Altre scolaresche si riposavano e mangiavano sedute sull’erba delle aiuole: le panchine non sarebbero mai tutto questo per sottolineare non solo e non tanto la maleducazione di queste giovani generazioni, ma soprattutto il fatto che Verona, città turistiche che attira centinaia di giter scolastiche, non ha spazi adeguati per far sì che questi ragazzi e ragazze si possano riposare e rifocillare. Possono bastare due giardinetti pubblici? Abbiamo a disposizione gli spazi verdi dell’ex Arsenale, vergognosamente abbandonato da anni: non potrebbe diventare il quartier generale per le scolaresche in visita a Verona, con punti di ristoro e di riposo?
Giovanni Scarpini