Egregio direttore, la questione di tanti immobili vuoti, di proprietà privata, che non trovano recupero per situazioni varie, non ultima quella della scarsa redditività conseguente al forte impegno finanziario per reimmetterli nel mercato, non potrebbe trovare uno sbocco concedendo alla proprietà il cambio di destinazione d’uso per trasformarli in parcheggi silos come hanno altre città vicine a Verona?
Quando partirà la Ztl chiusa per 24 ore, comunque si porrà per i residenti il problema di trovare spazi per la sosta su strada, atteso che da dati ufficiali i contrassegni per la sosta superano di molto il numero degli stalli.
Giorgio Sartori
La situazione della sosta in centro storico è sicuramente un tema rovente oltre che delicatissimo. Perché gli stalli di sosta sono pochi e saranno sempre meno perché aumentano i plateatici esterni sugli stalli blu. Non è un caso se i residenti del centro, che una volta erano tanti quanti ne può contenere un vero quartiere, siano ora rimasti poche migliaia. Vivere in centro storico sta diventando sempre più difficile tra movida, manifestazioni, spazi ridotti. Non so se la soluzione che lei prospetta sia quella migliore per riempire gli edifici vuoti. Senz’altro ci sono edifici che si possono prestare a diventare garage per residenti, però teniamo sempre presente che un parcheggio è anche un attrattore di traffico, per cui c’è il rovescio della medaglia.
Mi piacerebbe capire se tra le linee guide dell’amministrazione comunale ci sia invece qualche idea per riempire questi edifici vuoti del centro storico o nelle zone limitrofe. Per esempio credo che un modo saggio per ridare vita a questi palazzi sia quello di renderli affittabili a giovani coppie e famiglie che vogliano tornare ad abitare in centro. Magari con affitti calmierati e servizi di prossimità per ripopolare la città antica. Che altrimenti resterà in mano ai turisti, italiani e stranieri. Una vetrina che a sera si spegne.