La danza conquista i musei cittadini. Il Lapidario Maffeiano e il Cavalcaselle -Tomba di Giulietta diventano ‘palcoscenico’ per il 75° Festival Shakespeariano. Per un intero weekend, gli spazi espositivi della città coinvolgeranno il pubblico in spettacoli dal vivo. L’Estate Teatrale Veronese, realizzata dal Comune di Verona, in collaborazione con Arteven, con il sostegno del Ministero della Cultura e della Regione Veneto, allarga gli orizzonti. Per un Festival diffuso, in grado di coinvolgere l’intera città. Sabato 22, domenica 23 e lunedì 24 luglio, Shakespeare in Waltz e Ballroom regaleranno al pubblico un’esperienza unica. Durante le tre serate, alle ore 19, al Museo Cavalcaselle- Tomba di Giulietta, Arte3 porterà in scena creazioni musicali dal vivo e ritmi storici del valzer, fino alle più recenti contaminazioni jazz e popolari-contemporanee. Interpreti del progetto di Marcella Galbusera, saranno Marco Arzenton, Lucrezia Gabrieli, Marco Mantovani e Manuela Padovani su musiche eseguite dal vivo da Stefano Benini ed Enrico Terragnoli, col digital sound di Massimo Rubulotta. Alle ore 21 i riflettori si sposteranno, invece, nel cortile del Museo Lapidario Maffeiano dove Chiara Frigo, coreografa e co-direttrice artistica di Zebra Cultural Zoo, celebrerà, assieme al pubblico e a 30 interpreti, i dieci anni di Ballroom.
Shakespeare in Waltz. Dopo una prima parte col pubblico nel ruolo di spettatore, ci saranno momenti partecipativi che vedranno gli spettatori prendere attivamente parte alle tre kermesse su valzer ora della tradizione, ora contaminati dal jazz, dal contemporaneo e dal folclorico. Il primo appuntamento, il 22 luglio, ha per sottotitolo “Gran valzer” ed è liberamente ispirato a “Romeo e Giulietta”. A dispetto della storia tragica è un inno alla gioia e alla spensieratezza incentrato su un gran ballo dove sboccia un amore puro e rarefatto, antidoto all’odio e alla rivalità che serpeggiano nell’aria. Il secondo, il 23 luglio, “Come vento”, è liberamente ispirato alla “Tempesta” ed è giocato sulla contrapposizione tra Ariel, delicato nel suo librarsi in aria, e Calibano, pesante e sgradevole nel suo essere dominato da passioni basse. Il terzo, il 24 luglio, è liberamente ispirato al “Sogno di una notte di mezza estate”. Dagli artigiani che mettono in scena la storia di Piramo e Tisbe lo spunto per mettere in luce i legami tra realtà e ideali, ragione e istinto, comico e triste che vivono in ognuno noi e per riflettere sul labile confine tra realtà e fantasia.
Ballroom. Una performance, ogni volta diversa, che sviluppa l’idea di un movimento inclusivo ed intergenerazionale, capace di far danzare gli spettatori con i performer. Per la speciale versione veronese saranno coinvolti 30 interpreti, provenienti da tutta Italia. Rivolta a persone idealmente comprese tra i 15 e 99 anni, Ballroom è un’esperienza di formazione e di trasmissione tra le generazioni. Ballroom si struttura sulla base di una play-list in cui ogni singola canzone diventa il tema di un quadro. La play-list può cambiare da una serata all’altra e al termine è previsto un Dj set che apre la serata ad una danza collettiva. I linguaggi usati sono quelli del movimento, della performance live e della parola. I brevi testi, condivisi dai performer con uno spettatore alla volta, hanno carattere autobiografico e rappresentano un percorso drammaturgico per evocare negli spettatori ricordi e memorie di eventi che hanno segnato le loro vite.