L’ESERCITO RICORDA IL CAPITANO MANUEL FIORITO Commemorato il 17° anniversario della scomparsa del giovane Ufficiale veronese

Si sono svolte le celebrazioni organizzate dal Comando delle Forze Operative Terrestri di Supporto dell’Esercito per commemorare il Capitano Medaglia d’Argento al Valor Militare (M.A.V.M.) Manuel Fiorito, caduto 17 anni fa in Afghanistan a seguito di un attentato terroristico.

Il Capitano Fiorito, all’epoca dei fatti Tenente in forza al 2° Reggimento Alpini di Cuneo, fu vittima di un attentato il 5 maggio 2006 nella Valle del Musay.

La commemorazione ha avuto inizio con la S. Messa, celebrata dal Cappellano Militare Don Flavio Riva nella Parrocchia di S. Domenico Savio alla quale erano presenti il Prefetto di Verona Dott. Donato Cafagna, il Comandante delle FOTER di Supporto Generale di Corpo d’Armata Massimo Scala, il Comandante delle Truppe Alpine Generale di Corpo D’Armata Ignazio Gamba, il Dirigente della Divisione Anticrimine della Questura di Verona Dott. Giuseppe Annicchiarico unitamente ai familiari del Capitano Fiorito.

Successivamente è stato deposto un omaggio floreale sulla tomba dell’Ufficiale tumulato al Cimitero di S. Massimo ed è stata data lettura della motivazione con la quale gli è stata concessa la Medaglia D’Argento al Valor Militare alla memoria: “Giovane Ufficiale Comandante di pattuglia, interveniva sul luogo ove poco prima si era verificato un grave attentato ai danni di un drappello dell’Afghan National Police. Durante l’intervento l’unità veniva a sua volta fatta oggetto di attacco terroristico mediante un ordigno esplosivo comandato a distanza, che procurava il decesso immediato di un militare e il ferimento di altri cinque. L’Ufficiale, nonostante le gravissime ferite riportate, spronava i suoi uomini a mantenere la calma, rassicurandoli sul prossimo arrivo dei soccorsi. Notato un componente della pattuglia ferito seriamente al capo, in un atto di estrema generosità, si trascinava verso di lui nel tentativo di portargli soccorso. L’Ufficiale spirava poco dopo l’arrivo dei rinforzi. Fulgida figura di Comandante che ha saputo infondere, fino all’estremo sacrificio, la forza necessaria per reagire nell’animo dei propri uomini, costituendo ammirevole esempio di coraggio e dedizione ispirato alle migliori tradizioni dell’Esercito e della Patria”. All’Ufficiale veronese sono stati intitolati un centro sportivo e un parco nei quartieri di Borgo Roma e Borgo Milano.