L’EQUO COMPENSO DEI COMMERCIALISTI L’assemblea generale dei professionisti esamina la riformulazione dell’emendamento al decreto fiscale in discussione al Governo. Le tutele e le nuove opportunità

Dalla dichiarazione dei redditi pre compilata alla fatturazione elettronica tra privati, dalle specializzazioni professionali all’equo compenso, senza dimenticare la nuova disciplina dei controlli nelle srl.Uno scenario che offre numerose opportunità per la categoria, chiamata a rafforzare il proprio ruolo di anello di congiunzione tra imprese, finanza ed istituzioni del territorio.Sono i temi affrontati ieri pomeriggio al Palazzo della Gran Guardia a Verona nel corso dell’Assemblea Generale di approvazione del bilancio preventivo 2018 dell’Ordine, alla presenza di oltre 700 Commercialisti.“L’evoluzione legislativa in atto inciderà moltissimo sulla nostra professione – ha osservato Alberto Mion presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Verona – in particolare sugli studi di piccola e media dimensione maggiormente dediti alla gestione degli adempimenti fiscali dei contribuenti in contabilità semplificata”.Il riconoscimento normativo delle specializzazioni dei commercialisti, con l’approvazione del progetto per la costituzione delle Scuole di Alta Formazione (SAF) avvenuta nel marzo del 2015, consentirà agli iscritti di rispondere, con la competenza richiesta, alle esigenze sempre più specifiche di un mercato da anni in costante evoluzione.“Il percorso di specializzazione – continua Mion – con le oltre 200 ore formative previste per ciascuna materia, rafforza e consolida le competenze dei commercialisti e rappresenta un valore che a loro volta potranno portare alle imprese ed ai clienti in termini di visione, innovazione, capacità di generare business.” E’ prevista l’introduzione dell’equo compenso.“Nei giorni scorsi il Governo ha riformulato l’emendamento al decreto fiscale – ha concluso Mion – prevedendo l’estensione dell’equo compenso alle professioni ordinistiche e non ordinistiche, anche nei rapporti con la Pubblica Amministrazione.