Partito Democratico, Cinque stelle e Leu hanno già fatto sapere che in questa seconda votazione per la quale serve sempre la maggioranza dei due terzi degli aventi diritto, voteranno scheda bianca. Sul fronte delle manovre Enrico Letta si è detto preoccupato per la figura di Draghi e si è assunto il difficile ruolo di difenderlo.
Dal Centrodestra di Salvini arriva una rosa di nomi, anzi come qualcuno ha fatto subito notare…un roseto visto che ci sono almeno cinque nomi con la presidente della Camera Casellati, l’ex ministra dell’Istruzione Letizia Moratti, l’ex presidente del Senato Marcello Pera, l’ex ministro dell’Economia Giulio Tremonti e l’ ex magistrato veneziano Carlo Nordio.
Salvini continua a ripetere che il Centrodestra ha la maggioranza del Paese, ma quella è un’argomentazione che serve dopo le elezioni politiche per formare i governi. In questo frangente elettorale il Centrodestra ha qualche voto in più del Centrosinistra, ma che non basta per eleggere un Presidente della Repubblica in tempi brevi. Senza dimenticare il tempo che si è perso per correre dietro a un auto candidatura come quella di Silvio Berlusconi. Grande coerenza arriva invece da Fratelli d’Italia che ripete di tornare al più presto alle elezioni affidando l’elezione del Presidente della Repubblica direttamente al popolo. Ma in questo caso ci troveremo di fronte a una riforma costituzionale i cui tempi sono dettati dalla “Carta’’ e non sono certo brevi.
Mattarella intanto, dopo qualche giorno trascorso a Palermo, è tornato a Roma e sul Quirinale sventolano le sue insegne. Alla Camera sono intanto riprese le votazioni ed è già stato deciso che per la terza i grandi elettori torneranno al lavoro mercoledì per una seduta mattutina. Pensando già che dalla quarta (giovedì) servirà solo la maggioranza assoluta.