Fornire strategie per rafforzare la filiera del legno, un comparto che anche nel Veronese trova declinazione nei settori dell’arredamento, delle costruzioni, della carta e dei materiali derivati dalla cellulosa, degli imballaggi e dell’energia. Questa la finalità del convegno in programma il 27 marzo, dalle 9.30 alle 13, nella sede di Confimi Apindustria Verona.
«Il nostro settore sta vivendo un momento particolarmente intriso di sfide che, da qualche anno, caratterizzano l’intero comparto. La conoscenza e l’approfondimento delle normative, in essere e in via di definizione, deve essere tenuto in conto nella programmazione delle scelte strategiche per il futuro e per ottenere strumenti attraverso i quali essere pronti alle richieste del mercato da parte di clienti e operatori sempre più esigenti e attenti», spiega la presidente del settore legno di Confimi Apindustria Verona, Simona Martini.
L’incontro è un’occasione di aggiornamento e di confronto aperta agli imprenditori sulle principali novità e le certificazioni che, in prospettiva, potranno rivelarsi vantaggiose per le aziende in termini di competitività, innovazione e sostenibilità. Intento del convegno infatti, continua, «è condividere l’impianto normativo evidenziando le opportunità e i vantaggi che possono riflettersi sul brand aziendale, sull’accesso agevolato ai finanziamenti pubblici, sull’ottimizzazione dei processi produttivi e sulla conseguente riduzione di costi e sprechi». Al centro dell’attenzione è il legno assieme ai suoi derivati: «Elemento presente in natura, sempre più prezioso in ogni ambito esso venga utilizzato, valore aggiunto da gestire e comunicare in modo consapevole e corretto».
Tra le tematiche trattate nel convegno c’è la Circular Economy, l’economia circolare che propone soluzioni più sostenibili e un’attenzione al recupero dei materiali nel rispetto dell’ambiente e della società. Ampio spazio è dato alle certificazioni, analizzando con l’aiuto di esperti i processi e le metodologie per arrivare al loro conseguimento, le normative di riferimento e le potenziali ricadute positive per le PMI. In particolare, per quanto riguarda le certificazioni FSC (Forest Stewardship Council); il Regolamento UE sui prodotti privi di deforestazione (EUDR); l’introduzione all’Environmental Product Declaration (EPD); il regolamento Ecodesign for Sustainable Products Regulation.