“Stavamo tornando da una serata in compagnia. Chi guidava era stanco, ma mancavano dieci minuti soltanto a casa. Io mi sono assopita. Poi il botto. Mi sveglio a testa in giù, vetri ovunque. Fuori non correva più la strada ma c’era un vigneto. Sento il mio amico, urla “Costanza”, il nome di mia sorella. Che non rispondeva. E che non si è più svegliata. Se con la mia testimonianza potrò salvare anche solo la vita di uno di voi ne sarò felice”.
Mentre Carlotta Mancini, 24 anni, Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica, racconta quell’episodio che le ha cambiato per sempre la vita, i ragazzi – 621 riuniti nel teatro Salieri di Legnago e 629 collegati da remoto nelle scuole della Provincia di Verona – stanno in silenzio.
È la forza dell’esempio, di una formazione fatta da chi – in varie vesti – vive sulla propria pelle esperienze simili tutti i giorni. E che ancora una volta Autostrada del Brennero e Polizia Stradale hanno coinvolto in “ABC Autostrada del Brennero in Città”, progetto didattico per la sicurezza stradale. Dopo Carpi, Correggio, Levico Terme e Bolzano, l’edizione numero nove della fortunata formula formativa ha fatto tappa a Legnago: in otto edizioni ha coinvolto 23.032 studenti e si concluderà mercoledì a Mantova, dopo aver toccato in tutte le sei Province attraversate dall’Autobrennero.
“Per un concessionario autostradale – ha esordito l’Amministratore Delegato di Autobrennero Diego Cattoni – la sicurezza è una priorità assoluta. Ogni anno quasi 3.000 persone perdono la vita sulla strada, come se un paese venisse cancellato dalla cartina geografica. Una realtà inaccettabile”.
Il progetto ABC, accanto agli investimenti in tecnologia, innovazione e manutenzione, è una delle strategie che Autobrennero mette in atto per fare la sua parte in questa battaglia con un obiettivo chiaro: arrivare a tassi di incidentalità prossimi allo zero.
“Quando ero dirigente della Mobile un ispettore mi diede un grande consiglio: per risolvere un caso bisogna guardare le cose con gli occhi dell’altro – ha affermato Girolamo Lacquaniti, Dirigente della Sezione Polizia Stradale di Verona – Questo vale anche sulla strada: la maggior parte degli incidenti si verifica per l’errore umano, ossia perché non vediamo l’altro. Finché ci metteremo alla guida disinteressandoci degli altri continueremo a raccogliere vittime. Voi, la vostra generazione, può fare meglio di noi e oggi siamo qui perché questo accada”.
Il Questore Roberto Massucci si è rivolto direttamente ai giovani: “Il dolore per la morte di un figlio è inaccettabile. Fate che quello di oggi sia un giorno buono”. Un concetto condiviso dalla Vicepresidente della Regione Veneto Elisa De Berti che ha ringraziato la Polizia Stradale, Verona Strada Sicura e Autobrennero per l’iniziativa.
A portare i loro saluti anche il Vicepresidente della Provincia di Verona Luca Trentini, il Sindaco di Legnago Graziano Lorenzetti, il Presidente dell’associazione Verona Strada Sicura Andrea Scamperle, il Dirigente del Centro Operativo Autostradale di Trento Raffaele Federici, il Dirigente del compartimento di Polizia Ferroviaria per Verona e il Trentino Alto Adige Eugenio Vomiero e Alessandro Montagnoli, esponente del Cda di Autobrennero.