L’Ospedale Mater Salutis di Legnago è stato riconfermato “Ospedale amico dei bambini” (Baby Friendly Hospital – BFH) da parte di UNICEF.
A marzo, il team di valutazione di UNICEF ha condotto una visita di tre giorni per la rivalutazione all’Ospedale Mater Salutis di Legnago effettuando 86 interviste a operatrici e operatori, madri e donne in gravidanza, oltre a colloqui con la dirigenza, osservazioni nei reparti e esame della documentazione fornita.
«Essere riconosciuti e confermati quali “Amici dei bambini” è per noi motivo di orgoglio – commenta il Dott. Pietro Girardi, Direttore Generale dell’ULSS 9 Scaligera – e dimostra come il percorso intrapreso dalla nostra Azienda abbia innalzato gli standard assistenziali dei nostri Punti Nascita. Ringrazio tutto il personale impegnato quotidianamente per fornire cure tempestive e adeguate ai bambini e alle mamme portando avanti un percorso di aggiornamento continuo, riconosciuto oggi, e ancora una volta, essere di prim’ordine. Siamo coscienti anche del fatto che dobbiamo trovare continuamente soluzioni condivise tra Azienda e personale interessato per mantenere tali elevati standard qualitativi, nonostante le difficoltà che a volte ci sono per reperire il personale sanitario necessario per coprire gli organici».
L’Ospedale Mater Salutis di Legnago, già riconosciuto “Amico delle bambine e dei bambini” dal 2019, come l’Ospedale di San Bonifacio e i Distretti 1 e 2, si legge nella lettera inviata da Unicef alla Direzione Generale in accompagnamento alla Rivalutazione, «conferma ancora una volta la scelta coraggiosa dell’ULSS 9 Scaligera nel proseguimento della promozione dell’allattamento e della salute materno infantile in questi anni di pandemia attraverso un percorso consolidato e basato sulle prove di efficacia come la Baby Friendly Initiative».
Lo scopo principale del “Programma Insieme per l’Allattamento” (BFI – Baby-Friendly Initiative) è garantire che madri e bambini ricevano assistenza e cure tempestive e appropriate in gravidanza, durante la loro permanenza nel Punto nascita e successivamente sul territorio, per consentire l’avvio dell’alimentazione del neonato, promuovendone così la salute e lo sviluppo.
«Le valutatrici e i valutatori – evidenzia Unicef – hanno potuto constatare che nella struttura, nonostante le pesanti difficoltà organizzative incontrate negli ultimi tre anni a causa della pandemia, sono stati comunque garantiti buoni livelli di assistenza, con una costante attenzione alle tematiche della salute materno-infantile dei Primi 1000 Giorni di vita. È stata ovunque rilevata un’atmosfera molto accogliente nei confronti delle bambine, dei bambini e delle famiglie grazie alla collaborazione delle figure professionali» tra Unità Operative, in particolare di Ostetricia-Ginecologia e Pediatria-Neonatologia.
Il team di valutazione, si legge ancora, ha apprezzato soprattutto «la Politica Aziendale condivisa tra punti nascita e comunità e la complementarità degli Incontri di Accompagnamento alla Nascita dei consultori e dell’ospedale, per coprire al meglio le esigenze, anche delle donne straniere. La consolidata attenzione alla gestione dei dati di monitoraggio ha permesso alle operatrici e agli operatori del percorso nascita di migliorare i punti risultati meno brillanti nella precedente visita, raggiungendo livelli di eccellenza in vari ambiti, come quelli relativi ad alcune pratiche cliniche. Le interviste alle donne in gravidanza e alle madri hanno messo in evidenza l’elevato livello di soddisfazione e di gradimento per l’assistenza e il sostegno ricevuti in tutte le fasi del percorso nascita».