Sabato 20 maggio presso la Sala Civica, in Via Matteotti n.6, dalle 15 alle 18 si terrà il Corso di formazione per adulti “PBLS e manovre di disostruzione pediatrica”, patrocinato dal Comune di Legnago e dall’Ulss9 e organizzato dall’Associazione “Prematuramente” in collaborazione con Croce Bianca Verona. L’iniziativa è stata presentata in Sala Giunta dall’Assessore alle Politiche Sociali e alla Famiglia Orietta Bertolaso alla presenza del presidente di “Prematuramente” Giorgia Salaorni, di Michele Bonetti, soccorritore e referente per la formazione di Croce Bianca e del Dott. Federico Zaglia, Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Pediatria e Neonatologia dell’Ospedale Mater Salutis. Il corso ha una durata di 3 ore, è suddiviso tra una parte teorica e pratica, è a numero chiuso (solo 40 posti) e la partecipazione è a donazione libera. “Sono certa che il corso di disostruzione sarà molto apprezzato da tutti coloro che lavorano con i bambini e dalle famiglie” ha commentato Bertolaso. “È fondamentale avere un approccio corretto in questi casi che, purtroppo, avvengono molto di frequente e hanno come protagonisti in primis i piccoli e poi gli anziani. Come Amministrazione noi supportiamo queste iniziative che sono utili ai cittadini e che fanno comprendere l’importanza di un pronto intervento”. “Tra i 6 mesi e i 2 anni, nella fase in cui il bambino esplora portando tutto alla bocca, il rischio che ingerisca piccoli oggetti, detergenti o medicine è elevato”, spiega Bonetti,” E’ fondamentale per questo prevenire, cercando di non lasciare nulla alla portata del piccolo senza supervisione. Le pile a bottone ad esempio, sono tra gli oggetti già pericolosi perché danno ustioni importanti se ingerite. E’ importante rendere i genitori consci del pericolo e formare chi sta a contatto con i bimbi. Perchè in caso di ostruzione bisogna intervenire subito”. Nel corso della conferenza si è parlato anche del ruolo dell’associazione Prematuramente nel sostegno ai genitori che hanno vissuto l’esperienza della prematurità con i propri figli e della collaborazione stretta con il reparto di neonatologia diretto dal Dott. Zaglia, professionista che vanta 14 anni di esperienza nei reparti di Terapia intensiva neonatale (TIN) di Toronto in Canada, Borgo Trento a Verona e ora a Legnago. “Con Zaglia”, ha confermato Bertolaso, “l’associazione è in stretto contatto non solo attraverso il supporto alle famiglie del territorio ma anche con una presenza in reparto tramite un’altra serie di iniziative”. Come il progetto Fuè: piccoli pupazzetti realizzati ad uncinetto a forma di polipi e meduse, i cui tentacoli ricordano al bambino il cordone ombelicale e lo dissuadono dal tirare i numerosi tubicini/fili a cui è collegato; il progetto sotto-coperta con la fornitura di copertine in lana/cotone realizzate a mano da volontari esterni all’associazione e il “Progetto professionisti”, gestito dalla Dott.ssa Arianna Dilonardo, psicologa e psicoterapeuta, che fornisce sostengno ai genitori per tutto il periodo di crescita dei bambini. Il reparto di neonatologia dedicato ai bimbi prematuri, come spiegato dal Dott. Zaglia, può ospitare fino a 4 bambini critici tra le 32 e le 36 settimane di vita, che restano in ospedale almeno un mese finché non superano 1,9 kg di peso. Una fase di passaggio fondamentale tra la TIN di Borgo Trento e l’arrivo a casa del bambino.