Legge fine vita, raccolte 9 mila firme Duemila solo a Verona. Organizzato un incontro per lunedì 15 a Porta Palio

AUTODENIUNCIA DI MARCO CAPPATO PER AVER ACCOMPAGNATO AL SUICIDIO ASSISTITO ELENA STRISCIONI ASSOCIAZIONE LUCA COSCIONE

Il 16 gennaio 2024 il Consiglio Regionale del Veneto voterà la proposta di legge di iniziativa popolare che regola la procedura e i tempi per l’assistenza sanitaria alla morte volontaria medicalmente assistita (tecnicamente “suicidio medicalmente assistito”) in attuazione della sentenza della Corte costituzionale n. 242 del 2019. Il giorno del voto, sarà presente in Consiglio il Presidente Luca Zaia che in più occasioni si è espresso a favore di una legge sul fine vita.
Considerata la rilevanza del tema che tocca le coscienze di molti, Italia Viva Verona ha ritenuto importante organizzare un dibattito di approfondimento sulla proposta di legge nel corso del quale saranno esposte sia le posizioni a favore che quelle contrarie all’approvazione della legge, per fornire ai partecipanti un contributo critico sul quale basare un’opinione informata.
L’incontro si terrà lunedì 15 gennaio alle ore 20,45 nella Sala civica Facincani presso Porta Palio.
“L’accesso alla morte volontaria medicalizzata – spiega la presidente provinciale di IV Valeria Pernice – è già riconosciuto come un diritto in Italia per le persone in possesso dei requisiti stabiliti dalla Consulta ossia per le persone affette da malattia irreversibile fonte di sofferenze intollerabili, fisiche o psicologiche, dipendenti da trattamenti di sostegno vitale ma in grado di prendere decisioni libere e consapevoli”.
Nella nostra Regione ci sono già stati i casi di Stefano Gheller nel bassanese e di “Gloria” nel trevigiano, per i quali le aziende sanitarie interessate, pur in assenza di una legge di dettaglio regionale, hanno dato attuazione alla sentenza della Corte costituzionale.
L’obiettivo della proposta di legge regionale è uniformare la procedura e dare tempi certi affinché chi, avendone i requisiti, intende porre fine alle proprie sofferenze, possa scegliere la modalità che ritiene più dignitosa per congedarsi dalla vita.
Il tema è molto sentito dai cittadini della nostra Regione che, in meno di 5 mesi, hanno sottoscritto la proposta in 9072 (il minimo richiesto dalla legge è 7000) con oltre 2000 firmatari nella sola Verona e provincia. La provincia di Verona è seconda, dopo Vicenza, per il numero di firme raccolte in Regione.
La proposta è trasversale e sottoscritta da elettori di destra, sinistra e di area cattolica.
È stata presentata anche in altre Regioni ma il Veneto è la prima in cui approda al vaglio del Consiglio; l’esito del voto potrà influenzare l’iter legislativo delle altre Regioni.