A Verona il settore costruzioni è in salute. Lo rivelano i dati della Cassa Edile di Verona (aggiornati a settembre 2023). Come i due anni precedenti, anche il 2023 segna un trend positivo rispetto al 2022: +11% la massa salari, +9% le ore denunciate, +5% il numero delle imprese, +15% il numero di lavoratori. Andamento che si discosta dall’andamento a livello nazionale. La Direzione Affari Economici, Finanza e Centro Studi di Ance Nazionale ha infatti rilevato nel terzo trimestre 2023 un calo (-2,4% degli investimenti in costruzioni che deriva da una riduzione nel comparto abitativo (-5,6%) e da un aumento in quello dei fabbricati non residenziali e altre opere (+1,9%).
Sono dati che dimostrano, come ha spiegato alla platea di costruttori riuniti alla Gran Guardia, Carlo Trestini, presidente del Collegio scaligero e vicepresidente ANCE Nazionale, che si è giunti al termine di un anno molto impegnativo per il settore, che ha portato numerose opportunità ma anche altrettante insidie.
“Il Superbonus ha generato moltissime opportunità di lavoro, la maggior parte dei quali tuttavia ha dato più dolori che gioie – ha fatto notare il presidente Trestini -. Tuttavia, ha messo in luce l’importanza di essere organizzati e strutturati. L’edilizia e l’intero sistema economico dovranno fare i conti con una sempre maggiore spinta alla digitalizzazione, un’innovazione tecnologica sempre più veloce, in cui un ruolo importante potrebbe essere giocato dall’intelligenza artificiale”.
Il comparto delle costruzioni sarà sempre di più uno dei settori maggiormente coinvolti nelle attività legate alla cosiddetta “transizione ecologica”. Piano green che prevede in sintesi: decarbonizzazione, mobilità sostenibile, il miglioramento della qualità dell’aria, il contrasto al consumo di suolo e al dissesto idrogeologico e il miglioramento delle risorse idriche e delle relative infrastrutture.
Uno strumento chiave per affrontare il mercato post Superbonus e post PNRR sarà studio lo Verona 2040 che Ance, in collaborazione con Confindustria Verona, ha fatto realizzare dal CRESME (Centro di ricerche di mercato). L’obiettivo sarà di condividere con le Pubbliche Amministrazioni e tutti gli stakeholder un progetto di sviluppo economico e territoriale del territorio in chiave sostenibile, che ne aumenti l’attrattività per gli investitori e anche la qualità della vita, attirando i giovani. I temi portanti del progetto Verona 2040 saranno sviluppati nel corso di un ciclo di trasmissioni in onda sull’emittente Telearena a partire da febbraio del prossimo anno.
Un capitolo dell’incontro ha riguardato anche la valutazione del merito creditizio delle imprese. “Le banche stanno sempre più considerando come le aziende affrontano questioni ambientali, sociali e di governance quando decidono di finanziarle – ha concluso il presidente Trestini, che prosegue – Questo implica che le imprese devono rendere conto delle loro pratiche di sostenibilità non solo per rispettare le regole, ma anche per rimanere competitive attraverso un accesso più agevolato al credito bancario”.