La Carta Costituzionale è la più bella perché è giusta, poetica, gentile e generosa: è la Costituzione secondo Luca Sommi, ma è anche quella Carta di 139 articoli posta a presidio della Repubblica italiana, nonché dei diritti di ciascun cittadino, consegnataci 76 anni fa dai nostri padri e madri Costituenti.
Un nucleo di disposizioni che i giovani d’oggi hanno il dovere di conoscere e, a loro volta, trasmettere alle future generazioni. Meticolosa e chiara la lection magistralis che il noto giornalista e conduttore tv, intervenuto questo pomeriggio al Museo Miniscalchi – Erizzo, ha reso agli alunni delle classi vincitrici del concorso “Costruiamo insieme la cultura del rispetto” indetto da Soroptimist Club Verona.
Lectio Magistrali sulla Carta Costituzionale
“Abbiamo la fortuna di avere una Costituzione che “dispone”, ma non prescrive né obbliga a fare nulla, tranne che in un articolo, il numero 3, che conferisce agli italiani e alle italiane ciò che prima del 2 giugno 1946 non avevano: la dignità. Per dire che il punto di partenza deve essere uguale per tutti, ricchi e poveri, intelligenti e non», ha esordito Sommi, che nella stessa occasione ha presentato il suo ultimo libro, La più bella. Perché difendere la Costituzione (Baldini + Castoldi, 2024).
Garante di questa parità “è appunto la Repubblica, cui la Costituzione delega il compito di “rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana ….”.
Tra le riflessioni che più hanno affascinato i ragazzi presenti, l’intervento sulle risorse del pianeta, dal cui sano impiego dipenderà proprio la conservazione dei diritti difesi da questa Carta.
“Quando smetteremo di usare le auto a scoppio e inizieremo quelle a energia solare potremo parlare di progresso – ha aggiunto Sommi, intervistato dalla socia soroptimista e giurista Silvia Zenati –perché come diceva Pasolini, una cosa è il progresso, consistente nel garantire che tutti abbiano il necessario, un’altra lo sviluppo, ossia quella tensione alle cose superflue in cui ci troviamo esattamente adesso”.
Della cultura del rispetto hanno poi parlato il Provveditore agli studi di Verona Sebastian Amelio, che ha invitato la scuola a farsi carico di una educazione capace di far “convertire lo sguardo” dei ragazzi, i quali hanno bisogno di imparare a guardare sempre cosa si nasconda dietro l’altro e la sua unicità.
I vincitori
E la presidente del Soroptimist scaligero Giovanna De Finis: “Ad aggiudicarsi il podio del Concorso ‘Costruiamo insieme la cultura del rispetto’, con un premio di 300 euro ciascuna sono stati gli alunni delle primarie di Erbe-IC Vigasio, la classe 3B delle secondarie di primo grado dell’IC di Nogara, gli studenti del Liceo artistico Anti di Villafranca, che con i loro lavori sul Rispetto hanno reso concreto lo spirito del progetto”..