Leclerc e Vettel giù dall’autoscontro "Credo che Seb abbia accettato le scuse" dice il francese, ancora pessimista sulle chances della Ferrari. Tedesco ottimista

L’incidente è alle spalle “e credo che Seb abbia accettato le mie scuse” dice Charles Leclerc cercando il consenso del compagno di squadra, Sebastian Vettel, che risponde un poco ironico “sì, sì, sì” e poi più serio: “Non sarebbe dovuto accadere, ma sono cose che accadono quando si corre”. Se davvero l’autoscontro Ferrari in Austria domenica scorsa, causato da una manovra scellerata del monegasco che ha investito il tedesco portando entrambi al ritiro a inizio gara, è un episodio già chiuso del passato, è il futuro di questa macchina e di tutta la squadra che rimane un interrogativo alla vigilia del 3° Gp in Ungheria.

Gli aggiornamenti portati in Stiria da Maranello hanno avuto una vita troppo breve per capire se migliorano una SF1000 in gravi difficoltà da tutti i punti di vista (motore, aerodinamica). All’Hungaroring di Budapest la Scuderia che al momento è al 5° posto nei Costruttori si presenta con ulteriori evoluzioni (ala posteriore più carica e nuove pance?) per un circuito da alto carico aerodinamico e velocità medie molto basse, a differenze di quello di Spielberg. Se Leclerc ammette “che al momento sarà ancora difficile lottare per le prime posizioni, ma cercheremo di cambiare le cose e lavoriamo duramente per questo”, Vettel si dice “più ottimista, è una pista che mi piace e dove penso si possa fare la differenza: abbiamo migliorato l’auto che ha più carico della precedente, non è ancora da lotta per il vertice, ma abbiamo l’opportunità di fare meglio”.

Ma più che dalla gara, questa vigilia ungherese è animata dai rumors che danno il tedesco, alla sua ultima stagione in Ferrari (verrà sostituito nel 2021 da Carlos Sainz), vicino alla Racing Point che il prossimo anno diventerà Aston Martin. “Le voci che girano? Se girano c’è un motivo. Anche se rispetto all’Austria non è cambiato molto, non ci sono novità. In tanti parlano, la Racing Point ha impressionato nelle prime due gare per le prestazioni, ma per me non è cambiato nulla. Voglio prendere la decisione più giusta per me e ogni opzione è ancora aperta: non so se guiderò l’anno prossimo, se mi fermerò un anno o se smetterò. Non lo so e non ho alcuna fretta di decidere”.

Mercedes e Red Bull, con cui ha vinto 4 titoli mondiali, hanno chiuso le porte: “Non è una sorpresa la Red Bull, hanno due piloti sotto contratto. Io ho solo detto la mia opinione onestamente. Trovare la soluzione migliore per me è la priorità. Toto ‘facilitatore’ con Aston Martin? Nel paddock siamo tutti vicini, conosco gran parte delle persone. Non c’è bisogno dell’iniziativa di qualcuno per mettermi in contatto con altri. In questa fase credo ci siano solo chiacchiere. Ho parlato anche con Renault, ve l’ho detto. Se farò chiacchiere più concrete con qualcuno ve lo farò sapere”.

Hamilton si nasconde “Favorite le Red Bull”

Il campione ammette che la W11 è la Mercedes più prestazionale di quelle che ha guidato frutto del lavoro di un gruppo molto unito. Lewis in Ungheria ha già vinto sette volte, ma teme la Red Bull forte sulle piste da carico.
Secondo Hamilton il circuito sul quale andrà in scena il prossimo Gran Premio di Ungheria è uno “in cui la Red Bull normalmente fa molto bene quindi non sarà facile. Sarà una battaglia molto serrata”.
Il compagno di scuderia, Valtteri Bottas, parla invece del rinnovo di contratto con la Mercedes: “Ne stiamo ancora discutendo, ma sono confidente su una conclusione felice”.
Verstappen: “Siamo molto competitivi nei settori a bassa velocità. Le Mercedes, però. sono più forti: difficile batterle, devo essere realista”.