Ne ha sempre parlato bene, Beppe Bergomi. “Bagnoli? Per me è stato un grande anche all’Inter. Bravo allenatore, un uomo per bene, schietto, sincero. Impossibile non volergli bene”. E l’Osvaldo, da Verona, gli ha sempre regalato parole sincere. “Bergomi? Un grande giocatore, un capitano vero”.
Così, domenica in Tv, non è parso vero a Beppe Bergomi, di ricordare Bagnoli, commentando il gol del MIlan alla Samp. Lancio di Maignan, il portiere, scatto e tiro di Leao, gol. Un passaggio per arrivare al gol, uno schema perfetto. “E’ lo schema preferito di Bagnoli” ha detto Bergomi che non deve aver dimenticato le lezioni del mister. “Bagnoli diceva sempre: lo schema migliore, quello che preferisco, è lancio del portiere, sponda di testa dell’attaccante, per l’altra punta che va al tiro… Tre passaggi per arrivare al gol”. Il Milan ha fatto ancora meglio. Un passaggio solo, un controllo, il tiro, il gol.
“Non capisco – diceva sempre Bagnoli – tutti questi passaggi in orizzontale. Lo scopo del calcio è andare a far gol…”. Già, semplice, no? Con tanti saluti alla costruzione dal basso, ai cinque-sei passaggi per uscire dall’area. No, lo ha ricordato Bergomi, “lo schema-Bagnoli” funziona sempre…