Dietro le quinte. Stilettate di Riello a Tommasi, aperture di Mazzi su Arena Extra. Maschio-Riello, prove di candidatura? Il presidente della Camera di Commercio: “Con il sovrintendente australiano al posto della Gasdia, altro che risultati record”. Il sottosegretario: il sindaco faccia il presidente dell’extralirica

Lo scoppiettante Riello, sempre provocatorio; il dialogante Gian Marco Mazzi sottosegretario alle ricuciture diplomatiche, le lacrime di Cecilia Gasdia, le metafore calcistiche del sindaco Damiano Tommasi presidente della Fondazione Arena, le presenze dei parlamentari e soprattutto le assenze… E’ stato un “dietro le quinte” molto ricco quello di questa mattina alla conferenza stampa conclusiva della stagione lirica per celebrare successi di incasso (record di sempre oltre 33 milioni di euro) e di pubblico (oltre 400 mila presenze, secondo solo al 2019).
Al di là dei discorsi ufficiali, molte le spigolature.
RIELLO ALLA CARICA. Apre Giuseppe Riello, presidente di Camera di commercio. “E’ perché voi avete memoria corta”, sbotta allontanandosi dalle autorità prima della conferenza stampa e incrociando i giornalisti, “ma se avessimo avuto il sovrintendente australiano col cavolo che facevamo questi risultati qua, potevamo scordarceli…”.
Riferimento, velenosetto, alla proposta che aveva lanciato il sindaco Damiano Tommasi di chiamare come sovrintendente, a inizio marzo, Lyndon Terracini, ex direttore artistico di Opera Australia. Fu in quella sede poi che prevalse la riconferma di Gasdia con la famosa votazione 4 a 3 che ufficializzò la spaccatura del Consiglio di indirizzo.
Riello è sempre stato il main sponsor della Gasdia in Fondazione e ieri sprizzava soddisfazione da tutte le parti.
MAZZI APRE SU ARENA EXTRA. Gian Marco Mazzi è stato per anni il deus ex machina dell’extralirica, ha portato eventi in diretta dall’Arena e star internazionali. Concerti rock e pop, le serate live Tim o Rtl portano nelle casse della Fondazione denaro prezioso. Ora che il Comune ha revocato la concessione dell’anfiteatro ad Arena extra, per la stagione 2024 e 2025 rischiano di non esserci date per questi eventi pop e rock. La precedenza, dice il Comune, va data ai lavori per le Olimpiadi invernali. Il dato politico però è lo scontro su Arena extra, ridisegnata dalla sovrintendente Gasdia che si è autonominata presidente e ha creato un cda con De Cesaris e Flavio Piva senza informare il Comune. Dopo la delibera di revoca, ci sono sei mesi per trovare una soluzione. Perché Arena extra è il braccio operativo per l’extralirica, ci lavora Cecilia Baczinsky apprezzata da artisti e impresari. Che si fa? E Mazzi la soluzione ce l’ha: non si può mettere il primo che passa a gestire concerti e impresari, quindi? Il sindaco Tommasi faccia lui il presidente di Arena extra in prima persona, si nomini chi vuole nel cda, metta pure persone di sua fiducia, ma la società strumentale deve restare in piedi. Perché già adesso ci sono impresari e artisti disorientati di fronte alla prospettiva del nulla per due stagioni estive.
“Perché l’Arena è un’isola felice, che funziona e guai a rompere un meccanismo così complesso”.

Maschio-Riello, prove di candidatura?

Per Gian Marco Mazzi che come sottosegretario ha la delega alle Fondazioni lirico sinfoniche, “a fronte di quello che vedo in certe realtà, qui a Verona abbiamo grandi successi. Cecilia Gasdia è un fenomeno, lo stesso Chailly sovrintendente della Scala si è inchinato davanti a lei per risultati e carriera. Se vedo quello che è stato combinato in pochi mesi al Maggio fiorentino…”
Parole di dialogo quelle di Mazzi nei confronti di Tommasi, “con Damiano parlo, è un amico” dice ricordando quando su fronti diversi i due organizzavano le partite dei calciatori contro gli artisti.
TOMMASI E LA PAZIENZA. E anche il sindaco ha avuto parole di disgelo ma non ha mancato di ricordare tutte le preoccupazioni della vigilia di questa stagione, da quelle per la sostenibilità economica e finanziaria, dall’impatto eccessivo delle scenografie in piazza Bra, dai ritardi dovuti per il crollo della Stella d’acciaio. E ha riconosciuto il lavoro fatto con pazienza. Tanta pazienza come ha sottolineato la Gasdia.
LE LACRIME DI CECILIA. Emozionata, commossa, la sovrintendente più volte è stata sul punto di dare sfogo alle lacrime e lo ha fatto a fine conferenza stampa dopo aver ripetuto più volte che le è servita tanta pazienza per concludere questa stagione lirica alla quale ha dedicato “grandissima cura”. Ha ringraziato tutti, da Paolo Arena di Confcommercio e Aeroporto per le Frecce Tricolori, ai due consigli di indirizzo con i quali ha lavorato, forse non ha ringraziato il sindaco e il Comune, ma non importa. O forse sì.
PARLAMENTARI. C’erano tutti questa mattina alla conferenza stampa, tranne i parlamentari. Anzi, ce n’era uno solo: Ciro Maschio presidente commissione Giustizia, referente provinciale di Fratelli d’Italia, grande supporter di Cecilia Gasdia che in passato era stata candidata nelle sue liste. Assenti tutti gli altri esponenti della Camera e del Senato.
TANDEM MASCHIO-RIELLO PER FDI. E dove era seduto Ciro Maschio? In prima fila, a fianco di Giuseppe Riello, presidente della Camera di commercio, altro supporter della Gasdia. Riello attende la conferma del terzo mandato in Camera di commercio ma c’era chi ha notato l’affiatamento tra lui e Maschio e visto che il centrodestra è alla ricerca di un possibile candidato sindaco per il dopo-Tommasi… mb