Pulizia straordinaria sui bastioni San Francesco e delle Boccare, rispettivamente sulla cinta magistrale tra via Faccio e via dell’Autiere e in via Madonna del Terraglio, tra Santo Stefano e Valdonega.
Erbacce, sterpaglie, rifiuti, detriti lasciati dal maltempo, si toglie tutto ciò che impedisce di rendere queste aree non solo decorose, ma anche fruibili e visitabili da veronesi e turisti. Meticolose le operazioni sulle murature della Cinta, realizzate con appositi strumenti.
Al Bastione di San Francesco, dopo le prime demolizioni degli edifici abusivi costruiti dal secondo Dopoguerra, iniziate un anno e mezzo fa, ne seguiranno a breve delle altre, per restituire decoro all’area demaniale tra il bastione e il fiume Adige. In parallelo si interverrà anche sulla vegetazione lasciata al degrado, che ora verrà sistemata nel rispetto del sito in cui trova.
Il Bastione della Boccare, grazie all’intervento del Comune, verrà invece dotato di un ingresso indipendente, che permetterà una maggiore conoscenza e valorizzazione del sito. Fino ad oggi, infatti, vi si accedeva solo attraverso terzi, ovvero utilizzando l’ingresso di una scuola superiore situata nel quartiere. E’ in corso una pulizia approfondita dell’area, che riguarda sia la parte a verde che la parte muraria.
E’ infatti di 80 mila euro la spesa sostenuta per questi due progetti specifici, a cui si aggiungono i 300 mila euro approvati nei giorni scorsi alla giunta per una decina di interventi da realizzarsi l’anno prossimo. Nello specifico, si interverrà nel Vallo di Cangrande in via Caroto, nell’area da Porta Vescovo alla salita San Sepolcro, al parco di Castel San Pietro, al Bastione di San Procolo da porta San Zeno a via Tomaso da Vico, al Bastione di Spagna da Porta Fura a via Tomaso da Vico, a Castel San Felice, sulla Rondella di San Zeno in Monte e in zona Raggio di Sole.
Le operazioni riguardano la rimozione di rifiuti abbandonati, raccolta di frammenti di legno a terra, di ceppaie e radici morte, rimozione di materiale detritico dovuto agli smottamenti di terreno, taglio delle erbe e degli arbusti infestanti, diserbo e sfalcio delle specie vegetative che periodicamente si sviluppano in modo naturale e lo sgombero di tutti i materiali di risulta in apposite discariche.
L’obiettivo del Comune è far sì che dallo straordinario di passi all’ordinario, cioè ad una manutenzione regolare, con pulizie costanti e programmate.Un modus operandi che non solo garantisce il decoro e la bellezza di questi luoghi patrimonio dell’Unesco, ma consente di razionalizzare le spese a carico del Comune.
Il progetto è stato illustrato oggi dagli assessori ai Rapporti Unesco Francesca Toffali e ai Giardini Marco Padovani.
“Cominciamo a vedere i frutti dell’imponente attività avviata dall’Amministrazione Sboarina per tutelare e valorizzare il patrimonio della Cinta Muraria – ha detto Toffali -.