Le preoccupazioni di Coldiretti per salvare i raccolti. Manca manodopera E’ necessario velocizzare il rilascio dei nullaosta obbligatori per consentire ai lavoratori extra comunitari, ammessi all’ingresso con il decreto flussi, di poter arrivare nel veronese per lavorare nelle imprese agricole al più presto

Alberi abbattuti, mais e tabacco piegati, ma anche serre e tetti di capannoni scoperchiati sono gli effetti della perturbazione che – sottolinea Coldiretti Verona- ha colpito con forte vento le campagne veronesi, specie nella bassa.
E’ preoccupante la situazione delle colture erbacee, come il tabacco, piegate che devono essere immediatamente raddrizzate a mano. Una lotta contro il tempo poiché manca la manodopera a disposizione degli agricoltori. “In un periodo già difficile per la mancanza di manodopera – sottolinea il direttore di Coldiretti Verona Giuseppe Ruffini – in questo contesto di maltempo emerge maggiormente che i tempi della burocrazia non corrispondono a quelli delle campagne. Gli agricoltori hanno bisogno di lavoratori non solo per le normali attività, come la raccolta della frutta, ma anche per azioni urgenti per salvare i raccolti. E’ necessario velocizzare il rilascio dei nulla osta necessari per consentire ai lavoratori extracomunitari, ammessi all’ingresso con il decreto flussi, di poter arrivare in Italia per lavorare nelle imprese agricole al più presto. Con strumenti concordati con i sindacati, occorre consentire anche ai percettori di ammortizzatori sociali, studenti e pensionati italiani di poter collaborare temporaneamente alle attività nei campi”.
Ma non c’è solo un problema di manodopera, perchè l’agricoltura deve fare i conti anche con il clima.
Il vento fortissimo di lunedì sera ha causato danni a strutture e alberi in quasi tutta la provincia di Verona, specie nei Comuni di Bovolone, Oppeano, Cerea, Salizzole, Sanguinetto e Casaleone. CODIVE, l’ente che si occupa di assicurazioni in agricoltura, segnala danni da vento consistenti su tabacco, cereali a paglia e mais. “Il tabacco piegato – evidenzia il direttore di CODIVE Michele Marani – necessita di raddrizzamento a mano entro le 24/36 ore massimo dall’evento. Il rischio è che la pianta subisca una piegatura tale da non proseguire la crescita. Queste operazioni urgenti sono a rischio per la difficoltà nel recuperare la manodopera necessaria e quindi gli agricoltori sono impegnati nelle attività in campo”. “Per il mais – aggiunge Marani – questo è il momento più delicato in quanto le colture sono in fioritura. Sicuramente le piante colpite dal vento avranno nella parte sottostante non solo problemi di produzione ma anche di patologie. Per la frutta si riscontrano danni da scuotimento soprattutto nelle pere ma tutto sommato la situazione sotto controllo”.
I valori assicurati del tabacco – sottolinea CODIVE – nei comuni colpiti sono di 5,2 milioni di euro a Bovolone, 2 milioni di euro a Cerea, 3,6 milioni di euro a Sanguinetto, 3,6 milioni di euro a Salizzole.
Il tecnico del CODIVE Flavio Carassini è già sui luoghi colpiti dal maltempo per verificare i danni.