Sono 5mila le lettere informative che, a partire da oggi, Agsm Energia invierà ad altrettante piccole imprese attive a Verona che ancora non sono ancora passate su libero mercato. Si tratta del primo invio nell’ambito dell’importante campagna di comunicazione che la multiutility scaligera ha predisposto per accompagnare i clienti nella complessa transizione disposta da Arera, l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, iniziata ufficialmente lo scorso 1° gennaio. “A partire dall’inizio di quest’anno– spiega Floriano Ceschi, direttore operativo di Agsm Energia – tutte le piccole imprese veronesi che ancora non hanno aderito al libero mercato sono passate automaticamente dallo storico regime di ‘maggior tutela’ al ‘servizio a tutele graduali’. Si tratta di una nuova era, che prevede un primo semestre transitorio, in cui le utenze rimarranno in carico allo stesso fornitore ad un prezzo regolato sulla base dei valori consuntivi del Pun (il prezzo di riferimento dell’energia elettrica in Italia acquistata alla borsa elettrica), seguito nella seconda metà dell’anno in caso di mancata scelta dall’assegnazione d’ufficio a un fornitore individuato tramite asta che avrà il potere di modificare le condizioni contrattuali e i prezzi”. Il cambiamento in questa prima fase riguarda le aziende tra 10 e 50 dipendenti, o con un fatturato tra i 2 ed i 10 milioni di euro, o ancora in alternativa un punto di prelievo con potenza superiore a 15kW. Dal prossimo anno anche le famiglie e le altre imprese subiranno la stessa sorte.
“Purtroppo, molte delle aziende coinvolte sono ignare dei cambiamenti radicali che saranno evidenti in bolletta solo a posteriori – continua Ceschi –. In questo momento riteniamo quindi fondamentale garantire in primis una puntuale informazione rispetto al processo di transizione, ma anche assistenza nella compilazione della modulistica richiesta per certificare lo status della propria impresa in questa fase transitoria. Per questo, Agsm Energia si impegna non solo ad inviare i materiali informativi alle aziende, spediti già in questi giorni, ma anche a mettere a disposizione una task force per fornire assistenza e garantire il corretto recepimento delle informazioni, anche sul sito. Abbiamo predisposto punti e canali informativi ad hoc – conclude il direttore operativo -, l’invito è a non esitare a contattarci per affrontare questo passaggio con serenità e, soprattutto, consapevolezza”.
Si stima che nel resto della provincia di Verona ci siano altre 15-20mila imprese in mercato di tutela; anche queste, in assenza di scelta, saranno trasferite al fornitore assegnatario a seguito di asta. Secondo gli ultimi dati forniti dall’Arera, in Italia il mercato libero ha convinto ad oggi il 68% delle imprese, solo il 32% deve ancora passare a libero mercato. Le famiglie sono molte di più: quasi la metà sono ancora in regime di tutela e dovranno presto scegliere un fornitore.